I problemi che possono nascere (e come porvi riparo) nell’ambito delle diete vegane e crudiste.

di Laura Bragagnolo

 

Di recente ci è arrivata l’e-mail di una lettrice che è andata incontro a seri problemi di salute dentale e gengivale dopo essere passata a una dieta vegana. La sua mail esprime dolore, ma anche rabbia per non aver trovato informazioni adeguate quando ha iniziato questo tipo di dieta e per aver ricevuto risposte fuorvianti o moralistiche quando ha sollevato il problema.

Purtroppo il suo non è un caso isolato: molti vegani e soprattutto crudisti lamentano a un certo punto l’insorgere di problematiche dentali come recessione e infiammazione gengivale, erosione dello smalto, carie, ecc.

Possibile che una dieta che ci dà così tanti benefici possa danneggiare i nostri denti?

In questo blog ne abbiamo già parlato, con un articolo-intervista a Frederic Patenaude e altri articoli che mettono a fuoco alcune problematiche inerenti la dieta vegan-crudista e la salute dei denti.

Gli aspetti da tenere in considerazione sembrano essere diversi e trovo importante ora cercare di riassumerli, integrandoli con altre importanti informazioni che ho raccolto sull’argomento. Questo per da dare il più possibile un quadro completo alle persone che si avvicinano o praticano una dieta vegana e/o crudista e vogliono evitare (o porre riparo) a questo tipo di problemi.

 

Igiene e acidità dei cibi

Anzitutto, è importante ricordare che il fatto di mangiare cibi naturali e ricchi di fibre come frutta e verdura non ci esonera dal mettere in pratica una buona routine di igiene orale. Anzi, spesso chi passa a una dieta vegan-crudista, basata su cibi a bassa densità calorica, finisce per mangiucchiare in continuazione, introducendo continuamente zuccheri e acidi che mantengono il ph della bocca in uno stato di acidità.

Alcune buone pratiche da adottare sono:

  • Evitare di mangiucchiare in continuazione, facendo un minor numero di pasti più concentrati in termini di calorie.
  • Sciacquare i denti con acqua e non lavare i denti subito dopo aver mangiato cibi acidi.
  • Limitare la frequenza e il contatto di cibi fisicamente acidi con i denti (gli agrumi, ad esempio, sono acidi per i nostri denti, anche se sul corpo hanno un effetto alcalinizzante).
  • Spazzolare regolarmente i denti, in modo corretto e non aggressivo.
  • Usare regolarmente e correttamente filo interdentale e/o scovolini per pulire lo spazio tra i denti. Per aumentarne l’efficacia, puoi passare alcune gocce di olio essenziale sul filo interdentale prima di usarlo.
  • Fare “oil pulling” con olio di cocco, o sesamo o girasole spremuti a freddo. L’olio o burro di cocco può essere utilizzato anche come dentifricio.
  • Fare sciacqui di acqua e sale dopo aver lavato i denti e/o dopo aver mangiato.
  • Può essere buona abitudine anche terminare un pasto di frutta con un pezzo di sedano o della verdura a foglia verde.
  • Infine, se i problemi sono già in atto, è importante ricorrere a un dentista preparato e competente.

 

Debolezza dei denti e nutrienti critici

Detto questo, non si tratta solo di un problema di igiene e di acidità dei cibi: i nostri denti sono così vulnerabili anche perché sono indeboliti.

La frutta che consumiamo oggi proviene spesso da terreni impoveriti e viene trattata con fertilizzanti fosfatici, risulta perciò troppo ricca di fosforo e povera di calcio e magnesio, minerali importanti per la salute di ossa e denti.

Un fattore che non dobbiamo trascurare perciò è l’apporto di nutrienti e minerali attraverso il consumo di una buona quantità di verdura a foglia verde (ricca di calcio e magnesio) in forma assimilabile: le verdure a foglia verde sono tra i cibi più densi di nutrienti del pianeta, ma mangiare solamente l’insalata non basta, dato che in questo modo non riusciamo a rompere le dure fibre vegetali e ad assorbirne i nutrienti. Può essere quindi utile consumarle in forma di frullati verdi ed estratti o cuocerle in modo delicato: in questo modo la loro fibra si rompe dandoci modo di assimilare i preziosi nutrienti che contengono.

Un’altra buona fonte di minerali e nutrienti essenziali sono le alghe, preferibilmente quelle povere di sodio come le cosiddette alghe verdi-azzurre: spirulina, clorella, alghe Klamath, un “super-cibo” che può aver senso utilizzare per incrementare l’apporto di nutrienti di cui la nostra dieta può essersi impoverita.

Limitare l’apporto di sodio è un altro aspetto importante per la nostra salute in generale ma anche per quella di ossa e denti, poiché il suo eccesso provoca la perdita di calcio e potassio.

Se si utilizzano cereali e legumi cotti, buona idea è metterli in ammollo o ancor meglio avviarne la germinazione prima della cottura.

L’ammollo prolungato (almeno 12 h) in acqua tiepida con l’aggiunta di un cucchiaio di aceto di mele o succo di limone riproduce l’ambiente adatto alla germinazione e contribuisce a evitare che l’acido fitico naturalmente presente in questi semi ostacoli l’assorbimento dei minerali in essi contenuti.

 

Alcuni nutrienti importanti per la salute di denti e ossa

C’è un altro aspetto da considerare riguardo i minerali importanti per la salute dei denti e delle ossa: anche se riusciamo a procurarci sufficienti minerali e calcio, non è detto che poi il calcio finisca nel posto giusto!

Ci sono cioè alcuni altri nutrienti fondamentali che permettono al calcio di essere assorbito e poi fissato nelle ossa e nei denti.

Questi nutrienti sono le vitamine D, K2 e A.

La “vitamina” D è quella che sintetizziamo attraverso l’esposizione al sole. Essa ci aiuta ad assorbire il calcio lungo il tratto digestivo. E’ importantissimo assicurarsi una sufficiente esposizione alla luce solare, oggi siamo tutti sempre più carenti di vitamina D a causa del nostro stile di vita e del fatto che passiamo molto del nostro tempo in ambienti chiusi.  Quindi, esposizione al sole senza filtri solari (abituando gradualmente la pelle, con buon senso!).

Questo può non essere sufficiente se viviamo oltre una certa latitudine… già in Italia sembra che d’inverno non sia possibile ottenere sufficiente vitamina D da sole, per cui può essere buona idea fare un semplice test ed eventualmente integrare vitamina D3 nei mesi invernali.

La vitamina K2 è, assieme alla vitamina D, un fattore-chiave per la salute dei denti e delle ossa: è infatti questa vitamina che consente al calcio di finire nelle ossa e nei denti, anziché nei tessuti molli.

Questo potrebbe essere proprio il tassello mancante nella dieta di molti vegani.

La vitamina K2 è infatti contenuta prevalentemente in cibi animali come formaggi duri, carni d’organo, tuorlo d’uovo, burro da mucche che pascolano su prato (o anche in un prodotto derivato dalla fermentazione della soia, il “natto”). Se però ti preoccupano gli effetti negativi di questi cibi sulla tua salute, o non li mangi per motivazioni etiche, si pone il problema di dove prendere la vitamina K2. In questo caso è consigliabile un’integrazione, che potrebbe davvero fare la differenza se stai sperimentando problemi dentali o anche per prevenirli.

Anche la vitamina A (retinolo) è importante per la formazione delle ossa e dei denti. La si trova nei cibi animali come olio di pesce, latticini, uova, carni, mentre nei cibi vegetali si trovano i carotenoidi che sono suoi precursori, in particolare il beta-carotene. Il beta-carotene si trova nella frutta e verdura arancione e nella verdura a foglia verde. Esso viene convertito in vitamina A dal nostro organismo, tuttavia il suo assorbimento è molto variabile e dipende da diversi fattori. Per favorirlo è utile rompere le fibre dei vegetali (ad esempio con un frullato o con una cottura delicata) e associare a questi alimenti una fonte di grassi.

Un altro fattore importante per la densità ossea e critico per molti vegetariani/vegani (ma non solo!) è la vitamina B12.

 

Ma allora non è semplicemente meglio mangiare cibi animali?

Qualcuno potrebbe chiedersi se non sia semplicemente meglio includere i cibi animali nella nostra dieta, anziché ricorrere a degli integratori “innaturali”.

Tuttavia i cibi di origine animale, considerazioni etiche a parte, hanno numerose implicazioni negative per la nostra salute e i loro svantaggi potrebbero essere superiori ai vantaggi che danno in termini di nutrienti.

Personalmente, una dieta a base vegetale e con una buona quota di crudo (che non amo definire vegan o crudista) è quella che finora mi ha dato maggior salute, benessere, vitalità.

Al giorno d’oggi “la dieta perfetta” non esiste, perché viviamo in un ambiente altamente inquinato e impoverito… possiamo fare del nostro meglio per cercare di vivere e creare attorno a noi un ambiente più pulito e più nutriente, ma ritengo che scegliere di integrare alcuni nutrienti sia l’opzione migliore.

Trovo comunque giusto continuare a interrogarsi e a mantenersi aperti, senza ritenere di avere trovato la verità definitiva.

 

Fonti:

http://wholehealthsource.blogspot.it/2008/06/vitamin-k2-menatetrenone-mk-4.html

http://jacknorrisrd.com/category/teeth/

http://veganhealth.org/articles/bones

https://deniseminger.com/2010/01/24/dental-drama-tooth-problems-on-the-raw-diet-part-1/#more-57

http://www.naturopatiadentale.it/naturopata-dentale-milano/consulenza-dietetica-naturopatica/

“Cura i tuoi denti in modo naturale”, Nadine Artemis – Macro Edizioni

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