Quando divennni crudista mi ricordo di aver espresso in varie occasioni il fastidio che sentivo verso i miei amici e familiari ancora orientati verso una cucina tradizionale “cotta”.
Scoprii poi che molti dei miei amici vegetariani facevano distinzioni tra le loro “amicizie vegetariane” e quelle “carnivore” .
Adesso per fortuna non sono più legato a livello d’identità ad un orientamento dietetico piuttosto che un altro e non mi piace catalogare le persone in base a ciò che mangiano, che siano vegani, vegetariani o carnivori.
Molte persone sviluppano una sorta di complesso di superiorità quando cambiano la loro dieta, soprattutto i vegani alle prime armi. Lo so perché è successo anche a me e di conseguenza posso riconoscerlo negli altri.
All’inizio detti l’impressione di essere realmente forte verso la mia scelta, in modo da mantenere la disciplina e lo stile di vita sano. A differenza di altri che invece esprimevano solo il desiderio di diventare crudisti ma non avevano il coraggio di farlo o non avevano ancora compreso la realtà delle cose.
Ma si tratta davvero di forza interiore o piuttosto di paura del giudizio degli altri?
Mi ricordo un evento significativo quando mi trovavo in California. Stavo iniziando ad essere coinvolto nello scenario crudista dell’epoca e molte persone iniziavano a conoscermi come il “ragazzo che mangia solo crudo.”
Un giorno stavo facendo shopping in un negozio di alimentari salutista e riconobbi una persona in fila subito dopo di me che incontrai ad un incontro settimanale sull’alimentazione.
Sembrava un po’ nervoso e non capivo il perché. Quasi tremava quando mi disse: “Sai , io sono quasi al 100 % crudista al momento, ma non sono ancora perfetto. Mangio ancora un po’ di pane ogni tanto, ma ce la farò!”
Poi notai, tra il grande mucchio di frutta e verdura che sta comprando alcuni cibi cotti come crakers e patatine di mais e da lì capii che era nervoso quando mi vide perché pensava che l’avrei giudicato per non essere un crudista al 100 %.
Un’altra volta organizzai un evento crudista nella mia città natale. Un mio amico ex crudista che ha ricominciato a mangiar cotto, mi aiutò a organizzarlo. Il giorno della manifestazione il mio amico aveva fame e comprò un po’ di sushi in un ristorante locale. Quando il nostro “guru” venne da noi il mio amico stava mangiando il suo sushi (con riso e pesce, per l’amor di Dio! :-)). Mi sentivo davvero a disagio in quel momento e gli dissi che forse avrebbe dovuto andare a mangiare il suo sushi altrove. Fondamentalmente, gli chiesi di nascondere ciò che stava mangiando in modo che ognuno avrebbe pensato che eravamo entrambe crudisti.
Il giorno successivo andammo con alcuni amici e il nostro guru ad un ristorante vegano locale che era solito servire alcuni piatti crudisti. Tutti ordinammo un piatto crudista, tranne il mio amico che ordinò un piatto di riso e lo mangiò senza sensi di colpa di fronte al nostro guru crudista. Quello fu un campanello d’allarme per me. Il mio amico non si vergognava di essere quello che era. Non sentiva alcuna pressione a mangiare crudo solo perché era a tavola col guru. Non voleva dare alla gente l’impressione che fosse qualcun altro.
Troppo spesso cerchiamo conforto emotivo nelle nostre diete. Finiamo per definire noi stessi attraverso la nostra dieta. L’ho fatto anch’io, forse pensando erroneamente di risolvere alcuni problemi relazionali.
Definire noi stessi in base a qualcosa che facciamo è un grave errore, ma lo facciamo tutti. Ci fa sentire come se avessimo la nostra vita sotto controllo.
Nel mio caso andare alla radice dei problemi mentali ed emotivi era un lavoro arduo, ma controllare la mia dieta era facile. Questo mi rendeva “superiore” agli occhi di chi risultava estremamente difficile.
Alcuni alimenti cotti sono meglio di molti alimenti crudi
Il cibo crudo è salutare, ma molte ricette che ne contengono non lo sono affatto. Se guardo indietro e penso a tutte le volte che ho sperimentato qualche tipo di disturbo digestivo nella mia vita adulta, una grande percentuale di questi eventi è stato causato dall’aver mangiato cibi con ricette troppo elaborate e ricche di alimenti crudi non idonei.
Queste ricette sono solitamente troppo ricche di noci, semi, oli, legumi germogliati e verdure ricche di amido. Tutti alimenti che sono difficili da digerire se consumati in grandi quantità.
In aggiunta le ricette crudiste sono solitamente salate e speziate in modo da eccitare le papille gustative al massimo grado e rendere le persone che le sperimentano estremamente soddisfatte dal sapore. Ovviamente solo per far aumentare il valore percepito dello chef.
Ho sentito molto di più lamentele del tipo: “Oh no, ho mangiato troppo” o “Ho dolori allo stomaco” o “Non avrei dovuto mangiare questo o quello” dopo un picnic crudista piuttosto che dopo un normale incontro vegetariano! Non sto dicendo che gli alimenti cotti sono necessariamente migliori, ma solo che ci sono molti alimenti crudi che sono molto più difficili da digerire di tanti alimenti crudi. Solo perché si tratta di alimenti crudi non li rende alimenti superiori!
Alla prossima!
PS: Nel mio libro, Raw Secrets (disponibile in italiano) approfondisco nei dettagli che cosa intendo per crudismo sano.
Frederic Patenaude è attivamente presente nel movimento della salute naturale da più di 18 anni, e ha 23 anni di esperienza nel campo della nutrizione, della salute e dello sviluppo personale. E’ autore di diversi libri in lingua inglese e i suoi articoli vengono letti da decine di migliaia di persone ogni settimana. Scopri di più su Frederic