Hai mai sentito parlare di Igienismo Naturale?
L’Igiene Naturale è l’approccio di base a cui facciamo riferimento nel nostro percorso verso la salute e il benessere a 360°. Anche per il nostro mentore Frederic Patenaude l’incontro con l’igienismo è stato importantissimo. Con i suoi libri, a nostro avviso, egli ha contribuito a rielaborare alcuni principi igienisti rendendoli più accessibili e comprensibili ai nostri giorni.
Igiene Naturale per noi significa essenzialmente un approccio naturale alla vita e alla salute, una ricerca delle condizioni in cui la vita e la salute dell’essere umano fioriscono naturalmente. Significa guarire ripristinando il più possibile uno stile di vita naturale, rimuovendo le cause che generano malessere e malattia anziché cercare costantemente rimedi, allopatici o “naturali” che siano.
Abbiamo pensato perciò di pubblicare un’intervista ad uno dei più importanti igienisti mai esistiti: Albert Mosséri, medico allievo di Shelton (padre dell’igienismo).
Nell’intervista si parla di:
– differenze tra igienismo, medicina e naturopatia
– qual è la dieta naturale per l’essere umano
– qual è la giusta quantità di frutta a guscio da mangiare
– quali sono i cibi da evitare
– cosa consiglia l’igienismo in caso di malattia
Frederic intervista Mosséri, esperto di Igienismo Naturale
F: Mr. Mosséri, quanti anni ha e da quanto pratica l’igienismo naturale?
M: Sono nato nel 1925, e mi occupo di igiene naturale da più di 65 anni, più o meno da quando avevo 20 anni.
Al tempo vivevo in Egitto. Cominciai a fare ricerche, ma non riuscii a trovare subito ciò che stavo cercando.
All’inizio abbracciai la naturopatia, poi la abbandonai perché si trova a metà strada tra la medicina e l’igiene naturale.
A 20-24 anni cominciai a pubblicare dei libri, poi quando la situazione politica in Egitto peggiorò dovetti immigrare in Francia, dove continuai con l’igiene naturale.
Ma l’igiene naturale che pratico ora l’ho raggiunta per gradi – molti, molti gradi. Perché bisogna trovare la giusta dieta, le giuste idee…non è facile trovarle. E quando li troviamo, le tentazioni – dentro e fuori di noi – sono così forti che non è facile mettere in pratica tutto in una volta. Ci vogliono anni ed anni per riuscire a mettere in pratica l’igiene naturale.
F: Ha distinto tra naturopatia e igiene naturale. Può spiegarci la differenza?
M: La differenza è cruciale. Una cosa che hanno in comune è che entrambe sono contrarie ai farmaci. Tuttavia, come igienisti crediamo che vada eliminata la causa, così che di conseguenza se ne vadano anche i sintomi della malattia, mentre i naturopati usano rimedi naturali, come piante officinali. Come igienisti rifiutiamo questi rimedi naturali, anche se senz’altro sono meno dannosi rispetto ai farmaci.
F: Qual è la differenza fondamentale tra medicina e igienismo naturale?
M: La differenza fondamentale è che la medicina combatte i sintomi con veleni, ma non combatte le cause della malattia. Infatti, la medicina non comprende affatto le cause.
F: Secondo lei, qual è la nostra dieta naturale?
M: La nostra dieta naturale assomiglia molto a quella delle scimmie – gorilla, scimpanzé e oranghi. Non sono presenti – o quasi – prodotti animali come carne, pesce, molluschi, né i cereali: l’uomo non è fatto per mangiare cereali.
F: Ciò che rimane, perciò, è frutta e verdura…
M: Ciò che rimane è frutta e verdura, e radici come patate, topinambur, igname, etc.
F: E le noci?
M: Anche le noci. Tuttavia non sono d’accordo con Shelton quando suggerisce di mangiare 120-200 g di frutta a guscio al giorno. Trovo che sia una quantità eccessiva, perciò io la limito a 20-30 g, o nel caso degli atleti a 40 g.
F: La dieta igienista esclude anche le spezie, il sale…
M: Sì, bisognerebbe evitare completamente spezie, condimenti, senape, pepe, sale, tabacco, vino e alcool.
F: Perciò è una svolta verso la dieta più semplice possibile?
M: Sì, la più semplice possibile. E oltre a questo bisogna fare attenzione alle emozioni forti, come dolore, rabbia e preoccupazione –che possono causare malattia, anche se la dieta è perfetta.
F: Se una persona si ammala, cosa deve fare, secondo l’igiene naturale?
M: Secondo l’igiene naturale, se una persona si ammala deve trovare la causa della malattia. E una volta scoperta la causa, deve eliminarla.
Ma una persona malata da sola non riesce a trovare la causa. A volte pensa che la causa sia una, quando in realtà è un’altra. Ci sono anche delle priorità. Ci sono cause secondarie che vanno ignorate, e cause primarie che vanno invece eliminate per prime.
F: Per esempio?
M: Una causa primaria potrebbe essere la paura, oppure una cattiva dieta. O anche un eccesso di cibo.
F: E delle cause secondarie?
M: Sono fattori meno importanti. Se una persona mangia del riso ogni dieci giorni, non è una gran cosa. Anche se mangia un pezzetto di carne ogni due settimane. Escluderei del tutto il pesce perché si putrefà molto velocemente. Anche se mangiato raramente, lo considero molto tossico. Anche i formaggi vanno eliminati.
F: Anche se non le consiglia, sta dicendo che tutte queste cause secondarie, come mangiare carne ogni 15 giorni, a questa frequenza non provocano malattia?
M: Sì, sarebbe meglio evitare tutti questi cibi. Ma sono consapevole della natura umana. Può cadere in tentazione.
F: E una volta che abbiamo trovato le cause?
M: Devono essere individuate ed eliminate, e poi, se possibile, si dovrebbe fare un digiuno, di un pasto, di un giorno, o di più giorni.
Ecco il video dove Frederic incontra Mosséri
(Clicca sull’icona sottotitoli per attivarli in italiano)
Speriamo che questa breve intervista ti sia piaciuta e ti abbia fornito un po’ di ispirazione! Se sei interessato all’argomento, a breve una nostra amica e “collega” aprirà la prima accademia igienista online. Resta sintonizzato, a breve riceverai ulteriori news.
A presto,
Marco
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.
Ciao Marco e grazie come sempre per questo documentare.
vorrei aggiungere però che forse i nostri antenati mangiavano cereali e legumi selvatici e freschi saltuariamente quando capitavano nella stagione dei germogli, può essere? che ne pensi?
isaura
Ciao Isaura,
forse mangiavano i germogli di alcune piante, probabilmente anche di alcuni legumi. I cereali sono stati introdotti con la coltivazione appena 10.000 anni fa.
Marco
Bella intervista! 🙂
molto utile sarebbe la traduzione: qualcuno vuole occuparsene?
Ciao Damiano, ho appena aggiunto i sottotitoli in italiano al video. Si possono attivare cliccando sull’apposita icona una volta avviato il video.