Ti è piaciuta l’intervista ad Albert Mosséri pubblicata due settimane fa?
Se sì, probabilmente ti interesserà questo articolo, in cui approfondiamo le basi dell’Igienismo Naturale.
L’Igienismo, come dicevamo, è l’approccio alla salute con cui più ci sentiamo in sintonia.
Frederic Patenaude scoprì il crudismo attraverso gli scritti di Albert Mosséri (allievo di Shelton) e furono proprio i suoi insegnamenti a salvarlo in seguito da alcuni importanti errori che avevano fatto precipitare la sua salute.
L’Igienismo è una grande scuola che può trasformare in meglio la tua vita e la tua salute. Tuttavia, essendo fiorita circa 50-150 anni fa, i suoi insegnamenti non sono aggiornati con le ricerche più recenti.
In questo e nel prossimo articolo, prenderemo in esame i concetti chiave dell’Igienismo per capire che cosa è ancora valido e cosa no, quali sono i suggerimenti preziosi di cui possiamo tenere conto per migliorare la nostra salute e quali teorie invece sono sorpassate e rischiano di portarci fuori strada.
Alcuni di questi concetti infatti sono molto accurati e sempre validi. Altri non sono propriamente corretti, ma danno comunque dei buoni risultati nella pratica. Altri ancora sono completamente sbagliati.
Entriamo quindi nel merito!
Che cos’è l’Igenismo Naturale?
Per comprendere l’Igienismo, dobbiamo guardare alla sua storia e al suo sviluppo. L’Igiene Naturale è essenzialmente un sistema di cura che è stato sviluppato alla fine del 19° secolo da alcuni medici disillusi dalla pratica della medicina del tempo.
Nonostante l’Igiene Naturale si sia stata ispirata da alcuni autori europei, è un sistema che si è sviluppato soprattutto negli Stati Uniti.
Al tempo L’Igiene Naturale era conosciuta come “Cura della natura” e in seguito come “Ortopatia”.
Intorno al 1850, la medicina aveva fatto alcuni grandi passi ma era ancora molto primitiva rispetto al giorno d’oggi.
I dottori a quel tempo avevano scarsa conoscenza delle cause delle malattie.
Erano diffuse pratiche dannose, come:
- Lavarsi raramente, a causa del convincimento – promosso da alcuni medici – che lavarsi troppo spesso fosse dannoso per la salute.
- Consigliare ai malati una dieta ricca di carne, burro e altri cibi del genere per “rimettersi in forze”.
- Salassi, ancora popolari come cura per le malattie
- L’eroina veniva normalmente prescritta per curare la tosse
- Molti dottori non si lavavano le mani prima di praticare operazioni chirurgiche
I pionieri dell’Igiene Naturale
I primi medici che formularono le idee alla base dell’Igiene Naturale erano molto disillusi dalla pratica della medicina a quei tempi. Molti di loro si erano ammalati ed erano stati incapaci di curare sé stessi con la “scienza” che avevano appreso.
Questi medici erano:
Isaac Jennings (1788-1874)
Jennings è considerato il padre dell’Igienismo Naturale. Cominciò a dare ai suoi pazienti pillole “placebo” scoprendo che tutti si rimettevano molto più velocemente del solito! Questo la dice lunga sui danni dei farmaci di quel tempo, quando la parola “placebo” non era nemmeno conosciuta. Egli sviluppò quindi la teoria dell’”ortopatia”, ovvero “lasciare che il corpo guarisca sé stesso” attraverso il digiuno.
Silvester Graham (1794-1851)
Graham fu, tra i primi igienisti, uno dei più influenti. Fu uno dei primi personaggi pubblici a sostenere il vegetarianismo e quella che egli definiva la “temperanza”. Fu l’inventore dei “crackers graham”, ma il suo contributo fu molto più grande. I suoi seguaci praticavano il vegetarianismo, la sobrietà, la spazzolatura dei denti, e si cibavano di alimenti integrali, tutte pratiche che oggi diamo per scontate ma che al tempo erano piuttosto controverse.
John Harvey Kellogg (1852-1943)
Kellogg è ricordato come l’inventore degli omonimi corn flakes. Era un devoto avventista del Settimo Giorno che promuoveva una vita sana e sobria e la pratica del digiuno, che all’epoca veniva chiamato “cura dell’acqua”.
Herbert Shelton (1895-1985)
Nel 19°secolo ci furono molti igienisti, ma il movimento si unificò solamente grazie a Shelton. Shelton nacque nel 1895. Durante gli anni giovanili studiò appassionatamente gli scritti dei primi igienisti e in seguito fece confluire tutte le loro teorie in un’unica filosofia chiamata “Igiene naturale”. Poco più che trentenne, scrisse il suo tomo gigante “Vita umana: sue leggi e filosofia”.
Gestì quindi una clinica in Texas, dove curava attraverso il digiuno e una dieta igienista prevalentemente crudista.
Tutto il moderno movimento dell’Igienismo ebbe origine da Shelton, anche se divenne ancor più popolare con T.C. Fry e in seguito negli anni ‘80, quando fu pubblicato il libro “Fit for life”.
Tutti i seri promotori dell’Igiene Naturale al giorno d’oggi fanno riferimento a Shelton, che scrisse più di 50 libri.
Il sistema dell’Igiene Naturale
Ecco i concetti-chiave dell’Igienismo, seguiti da esempi:
- Auto-guarigione: il corpo è in grado di guarirsi da solo, basta togliersi di mezzo e fornirgli ciò di cui ha bisogno. Sopprimerne i sintomi non significa curarlo. Ad esempio, mentre un medico convenzionale durante un’influenza potrebbe consigliare una dieta che “rafforza le difese immunitarie”, o dei farmaci per liberarsi dei sintomi, un igienista probabilmente consiglierebbe di riposare, evitare i farmaci, mangiare il meno possibile o preferibilmente digiunare, lasciando che il corpo si rimetta naturalmente.
- Minor intervento. Anche se l’Igienismo non ritiene che sia sempre sbagliato intervenire (ad esempio, quando qualcuno si rompe una gamba), in generale, per la maggior parte dei disturbi, consiglia di evitare i farmaci e i rimedi naturali fatti per sopprimere i sintomi.
- Il digiuno è una componente chiave dell’Igienismo. Lo scopo del digiuno è quello di permettere al corpo di guarirsi da solo, convogliando nella guarigione l’energia che normalmente viene impiegata per la digestione. Nel corso di un disturbo acuto, un igienista probabilmente consiglierebbe un digiuno al posto di altri interventi o farmaci, anche con la febbre alta.
- Dieta semplice. Gli igienisti raccomandano una dieta più semplice possibile. Nonostante non ci sia un accordo universale sui dettagli (ad es. mangiare tutto crudo oppure no), la maggior parte consiglia una dieta vegetariana semplice priva di sale, condimenti e spezie. Quasi tutti gli igienisti considerano la frutta come il cibo più sano e biologicamente appropriato che l’uomo possa mangiare.
Come capire se sei igienista?
Alcune persone si autodefiniscono igienisti naturali, ma in realtà sono dei naturopati. Qual è la differenza?
Torniamo ai principi dell’auto-guarigione e del non-intervento.
Se hai un raffreddore o l’influenza, un naturopata probabilmente ti consiglierà qualche tipo di erba o tintura per “rinforzare il tuo sistema immunitario”.
Un igienista ti consiglierà invece se possibile di digiunare, riposare, bere acqua ed evitare i rimedi, anche quelli naturali.
Un principio chiave dell’Igiene Naturale è cercare la causa e rimuoverla, anziché sopprimere i sintomi con qualche farmaco, sia pur naturale.
Igienisti moderni
Come movimento, l’Igienismo si è essenzialmente disgregato. Negli anni ’80 si è assistito a un ritorno di interesse in seguito alla pubblicazione del libro Fit For Life. In quel periodo molti medici si convertirono divenendo dei moderni igienisti. Questi medici ancora praticano la digiuno-terapia, anche se non necessariamente si definiscono “igienisti”.
Anche il movimento crudista, specialmente l’approccio 80/10/10 del dr. Douglas Graham, è fortemente influenzato dall’Igiene Naturale.
Ora, tuttavia, non esiste più un movimento igienista chiaramente identificabile. Molti autori, me compreso, pur essendo influenzati dall’Igienismo non ne accettano ciecamente tutta la filosofia.
Gli errori dell’Igienismo
Ci vorrebbe molto tempo per passare in rassegna tutta la filosofia igienista. Questa è semplicemente una panoramica veloce che ne prende in esame alcuni aspetti cruciali.
Penso che l’errore sia nel cercare di applicare i suoi principi a tutti i costi e senza considerare lo stato della scienza attuale.
Errore n.1: i farmaci
Uno dei principi dell’Igienismo, come spiegato dal dr. Shelton nel suo libro Igiene naturale, è il concetto che tutti i farmaci siano tossici, e che sia proprio la loro tossicità a farli funzionare.
Il classico esempio è quello dei lassativi, compresi quelli erboristici. Il ragionamento di Shelton è il seguente: i farmaci non hanno un effetto reale sul corpo. Perché? Perché se le somministrassimo a un morto, non succederebbe nulla.
E’ il corpo che ha un effetto sui farmaci. Il corpo reagisce al farmaco e il risultato viene da noi interpretato in un certo modo.
Mettiamo che una persona soffra di stitichezza. Se somministriamo un lassativo, esso provocherà una lieve forma di diarrea. E’ il farmaco che agisce sul corpo? Shelton spiega che il farmaco, di per sé, non fa nulla. Dato che il farmaco è tossico, non potendolo usare come nutrimento il corpo cerca di liberarsene.
In questo processo possono verificarsi diverse cose. Nel caso del lassativo, il corpo lo elimina attraverso le feci, ecco perché chi lo usa trova sollievo.
Il farmaco ha curato la stitichezza? No. Era semplicemente una sostanza tossica di cui il corpo si è liberato attraverso la diarrea.
E’ una spiegazione semplicistica, ma rende l’idea.
Shelton era convinto che TUTTI i farmaci fossero tossici e non avessero specifici effetti sul corpo, e che fosse piuttosto il corpo a reagire al farmaco eliminando qualche sintomo.
Anche se Shelton era nel giusto affermando che tutti i farmaci sono tossici, a qualche livello, sbagliava nella spiegazione semplicistica dei loro effetti.
Molti farmaci hanno effetto attraverso complesse reazioni chimiche e ormonali. Ecco alcuni esempi:
– Aspirina. Il dolore viene percepito nel cervello. L’aspirina lavora inibendo un enzima che produce le prostaglandine, sostanze simili agli ormoni che causano infiammazione nel corpo. L’aspirina si lega all’enzima, cambiando la sua struttura chimica e bloccando la reazione che porta a produrre le prostaglandine.
– Prozac. Molti anti-depressivi come il Prozac funzionano grazie al loro effetto sui livelli di serotonina. Bassi livelli di serotonina sono associati alla depressione e all’ansia. Con un processo complesso, il Prozac lavora incrementando la quantità di serotonina che può essere trasportata nelle cellule. Infatti il Prozac fa parte di una categoria di farmaci chiamata “Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina” (o SSRI).
Potremmo andare avanti ancora con altri esempi, ma credo di aver reso l’idea.
Quindi, sì, i farmaci sono tossici.
Ma no, il loro effetto non è sempre imputabile al tentativo del corpo di eliminarli. In alcuni casi, essi modificano le complesse reazioni chimiche che avvengono nel corpo.
Errore n.2: la teoria dei germi
Un altro aspetto in cui l’Igienismo sbaglia è la convinzione che il contagio delle malattie sia un mito.
Shelton e altri hanno sempre affermato che le malattie come l’influenza sono essenzialmente dei tentativi del corpo di disintossicarsi.
Anche T.C.Fry fece qualche interessante osservazione sui virus e sui motivi che lo portavano a credere che essi non potessero causare malattia e fossero essenzialmente “una bufala”.
Questa teoria non mi ha mai convinto del tutto, dato che la mia esperienza personale, come quella di molte altre persone, contraddice gli insegnamenti igienisti.
A chiunque è capitato di entrare in contatto con una persona influenzata e di ammalarsi subito dopo.
Tipicamente lo schema è il seguente:
- E’ da un po’ di tempo che non ti ammali
- Le persone attorno a te possono anche essere ammalate, ma tu stai bene
- Dopo aver passato un po’ di tempo in un luogo affollato con molte persone malate, un tuo familiare o un’altra persona con cui vivi a stretto contatto si prende l’influenza
- Il giorno dopo, ce l’hai anche tu
Nel 2006 vivevo in Costa Rica e stavo lavorando in un centro di cura. C’era una piccola comunità che viveva in loco, e un giorno qualcuno si ammalò di influenza intestinale. Fu sorprendente vedere come, uno dopo l’altro, tutti si ammalarono e presentassero gli stessi identici sintomi.
Ingenuamente avevo pensato di esserne immune, poi finii anch’io a letto per 2-3 giorni. Sicuramente in quel periodo ero sotto stress e il mio sistema immunitario era fortemente compromesso, ma non c’era dubbio che la malattia fosse contagiosa e di natura virale. In quel periodo, una percentuale significativa della popolazione della città in cui vivevo si ammalò di influenza intestinale.
Generalmente, sono d’accordo con gli igienisti per quanto riguarda il trattamento delle malattie virali. E’ molto meglio rimettersi digiunando, riposando e bevendo molta acqua piuttosto che con i farmaci.
Tuttavia, la loro interpretazione della malattia sempre come tentativo del corpo di auto-guarirsi attraverso qualche tipo di crisi, è per lo meno scorretta.
Non voglio entrare in un dibattito sulla teoria dei germi, poiché la scienza dei virus è piuttosto complessa. Ma dai tempi di Shelton le nostre conoscenze si sono evolute, e ora sappiamo di più sui virus e la loto azione.
Un’esperienza personale
Un grande libro sul tema dell’immunità è Super Immunity del dr. Fuhrman. In quel libro (in inglese) egli spiega esattamente cosa fare per aumentare la propria immunità naturalmente.
Dopo averlo letto, mi resi conto di star bene da molto tempo.
Viaggiando in giro per il mondo, ci sono state occasioni in cui sentivo che stavano quasi per arrivare i sintomi di un’influenza, ma dopo un giorno o due ero già fuori pericolo, senza nemmeno un naso tappato o altro.
Perciò, cominciai a interrogarmi sui motivi per cui non mi ammalo quasi mai. Un amico quindi mi disse:
“Fred, tu lavori a casa. Non entri in contatto con molte persone. Lavori per lo più a casa o in un ufficio in città dove non stringi la mano a nessuno. Nel periodo in cui la maggior parte delle persone si ammala, durante l’inverno, sei ai tropici. Raramente usi i trasporti pubblici o frequenti luoghi pubblici. Forse è anche per questo che non prendi mai l’influenza.”
Mi sembrò un’osservazione interessante, ma non ci pensai su più di tanto.
In seguito partecipai a un convegno sulla salute in California, assieme ad altre 250 persone. Avrei dovuto fare attenzione, sentendo molte persone tossire nella sala. Ma sentendomi bene e ritenendomi una persona “sana”, non ci pensai due volte.
Strinsi la mano a un sacco di persone, e… indovina? Appena arrivai a casa, cominciai a sentire i sintomi dell’influenza! Avevo mal di gola e mi sentivo stanco. La tipica influenza, salvo che a confronto con la maggior parte delle persone, quasi non avevo muco.
Mi passò velocemente, ma sono abbastanza sicuro che ammalarmi dopo essere entrato in contatto con molte persone non fu una coincidenza.
Ecco alcuni consigli e suggerimenti utili per le malattie virali.
1) Puoi aumentare la tua immunità naturalmente. L’Igienismo non si sbaglia del tutto sulle malattie virali. Puoi certamente migliorare la tua immunità in modo naturale evitando i cibi raffinati e adottando una dieta prevalentemente composta da frutta e verdura.
2) Se sei in buona salute, i sintomi saranno più lievi. Se dovessi ammalarti, è molto probabile che i sintomi saranno molto attenuati rispetto a quelli della maggior parte delle persone. Inoltre, se ne andranno prima.
3) Non hai bisogno di farmaci per guarire. Per guarire dalla maggior parte delle malattie virali, non servono farmaci. L’Igienismo ha ragione nel lasciare “fare il suo corso” alla malattia, consigliando semplicemente nel creare l’ambiente adatto affinché il recupero avvenga al meglio.
4) Il digiuno può aiutare. In alcuni casi, digiunare può aiutare a guarire più velocemente da una malattia virale.
Se ti è piaciuto questo articolo, rimani connesso… è in arrivo un’interessantissima seconda parte!
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Alla tua salute.
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.
L’igiene naturale mi ha radicalmente cambiato la vita. Sono passato dall’assumere sei farmaci al giorno a zero farmaci. Diventare igienista mi ha ridato la vita…
il contagio… prima di diventare igienista, noi in famiglia eravamo in cinque, ognuno passava il raffreddore all’altro/a e viceversa. dopo essere diventato igienista, con alimentazione al 100% cruda, non mi sono più contagiato di raffreddore o/e influenza, questo già da 20 anni! ho imparato che l’ambiente è quello che conta, il terreno…i microbi dannosi hanno mlta difficoltà a contagiare un organismo sano. cari saluti Alberto
Troppo sbrigativo nello spiegare l’igienismo naturale, mi sembra di ascoltare i soliti medici che parlano in televisione. Se l’autore vuole approfondire cos’è l’IGIENISMO NATURALE (quello vero) si aggiorni sul blog di Valdo vaccaro, dove viene spiegato in profondità, con tutte le conoscenze attuali, tutti gli errori che ha appena descritto in questo articolo.
Buongiorno Crudoesalute.com. Da quasi 20 anni pratico e sono orientato all’igiene naturale. Non sono del tutto convinto dell’igiene naturale, ma nemmeno del tutto convinto di quello che riguarda gli errori dell’igiene naturale. I primi 10 anni insieme a mia moglie abbiamo sperimentato molte situazioni e causa di malessere, cosi abbiamo trovato e seguiamo la nostra privata via del benessere. Dapprima eravamo per moltissimi anni pazienti e clienti della medicina, troppi anni abbiamo sofferto senza evidenti risultati. I nostri problemi di salute con la natura li abbiamo però risolti in soli 6 mesi, e da 20 anni stiamo bene e non utilizziamo più farmaci o terapie invasive.
Per capire alcuni errori che ha commesso nel suo articolo, approfondisca meglio le credenze da lei sperimentate, sul blog di Valdo Vaccaro. Anticipo che dovrà dedicarci parecchio tempo (anni) per capire bene che cos’è l’IGIENISMO NATURALE. Provare per credere.
In Germania ho studiato 15 anni fa l’igiene naturale e sono praticante della salute.
Buongiorno, apprezzo il tuo lavoro. Ma piuttosto che imputare degli errori inesistenti all’Igienismo è più corretto affermare che la tua comprensione di esso è migliorabile. La teoria dei germi è coerente e non ha bisogno di studi recenti per essere sbugiardata. Così come la tossicità dei farmaci. Continuiamo a studiare e a capire.