Questo è un dilemma con cui vegani e crudisti hanno spesso a che fare!
Avocado, noci, semi e oli, d’oliva e di altro tipo… quanto ti piacciono e quanto ne fai uso nella tua dieta?
Fonti di grassi come queste sono salutari, ma molto più spesso di quanto pensiamo il problema è la QUANTITA’.
Un avocado può contenere 30-50 g di grassi, o anche di più. Per rendere l’idea, il suo contenuto di grassi è paragonabile a quello di tre cucchiai di burro.
Certo, l’avocado contiene i cosiddetti “grassi buoni”, che non sono dannosi come quelli del burro. L’avocado contiene molti polifenoli e nutrienti che lo rendono differente (in senso positivo) da altri tipi di grasso. L’avocado contiene anche molte fibre.
Se ne mangi qualche fetta nell’insalata, perciò, nessun problema… anzi.
Ma se in una giornata sommi una serie di grassi come:
- Olio d’oliva e/o di altro tipo
- Noci e semi
- Burro di noci o semi (tipo tahin, crema di mandorle, ecc.)
- Avocado
…puoi arrivare a una quantità di grassi considerevole, che andrà ad alterare la tua sensibilità insulinica.
Se a questo aggiungi poi una bella quantità di frutta, può diventare un problema.
L’eccesso di grassi va a peggiorare la risposta insulinica all’ingestione di frutta e amidi. Nel sangue rimangono intrappolati troppi zuccheri e la tua salute comincia a peggiorare.
Qual è la soluzione, quindi?
Le alternative sono due:
- Puoi limitare i grassi, e assumere più carboidrati integri, come la frutta (approccio low-fat)
- Puoi tagliare i carboidrati, assumendo il grosso delle tue calorie da cibi grassi (approccio low-carb e high-fat)
Seguire una dieta composta, mettiamo, al 42% (di calorie) da carboidrati e al 42% da grassi può portare a risultati disastrosi: accumulo di grasso, diabete e squilibri glicemici, per dirne qualcuna.
Ogni tanto può essere una buona idea fare una “depurazione dai grassi”, togliendo o limitando fortemente avocado noci, semi e oli per enfatizzare il consumo di frutta, verdura e carboidrati integrali.
L’approccio a base vegetale dà inoltre dei benefici che una dieta low-carb (ad alto contenuto di grassi) non potrà mai dare. Ad esempio, non c’è una sola ricerca scientifica che dimostri che si possano curare i disturbi cardiaci con una dieta low-carb, mentre esistono diversi studi che provano come questo sia possibile con uan dieta a base vegetale low-fat (a basso contenuto di grassi).
La chiave è mantenere l’apporto di grassi sotto al 20% delle calorie totali. Questo è il punto in cui si cominciano ad osservare dei benefici.
I benefici includono:
- Livelli di energia molto più alti
- Miglior digestione
- Prevenzione e regressione di disturbi degenerativi
- Riduzione del grasso corporeo, senza dover controllare le porzioni
- Sonno migliore
- Umore migliore
Ti auguriamo di trarre sempre maggior giovamento e soddisfazione dalla tua dieta e dal tuo rapporto col cibo.
E se vuoi un aiuto per mettere in pratica una dieta a base vegetale ricca di frutta, verdura e carboidrati integrali e povera di grassi, qui trovi una serie di risorse eccezionali!
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.
Grazie per le preziose informazioni…sono diventato prevalentemente fruttariano nel 2012, migliorando nettamente la salute guarendo da diverse patologie croniche… ma negli ultimi tempi ho notato come a livello di salute ed anche estetico, un graduale ma significativo peggioramento e
ora penso di averne compreso la probabile causa…correggerò subito il tiro e vedrò se le cose miglioreranno.
Grazie ancora..
Grazie a te della testimonianza e in bocca al lupo!
Marco