Anche tu pensi che una buona dieta debba essere variata e bilanciata?
Ci è stata inculcata l’idea che per assicurarci tutti i nutrienti sia importante mangiare di tutto e di più… ma è proprio così? In questo articolo scopriamo invece che un po’ di monotonia fa bene!!
E spieghiamo perché quello della “dieta bilanciata” è un mito: per ottenere tutti i nutrienti necessari infatti è più che sufficiente una dieta semplice (e sana).
di Frederic Patenaude
Il mito della dieta bilanciata
Nelle ultime due settimane, ho continuato a mangiare ripetutamente gli stessi cibi. Ho iniziato questo esperimento in seguito ad alcune considerazioni pratiche. Ero in viaggio, non avevo tempo da dedicare alla preparazione dei pasti e non potevo contare sui ristoranti. Poi, una volta tornato a casa, avendo a disposizione una varietà limitata di cibo, in frigo e nella dispensa, ho semplicemente deciso di finire quello che avevo; non stancandomi di mangiare le stesse cose, ho continuato.
Volevo anche fare a meno, per un po’, di grassi aggiunti (avocado, noci, semi, ecc.) e vedere quali cambiamenti mi avrebbe dato un approccio a bassissimo contenuto di grassi.
Ecco i miei pasti durante “l’esperimento”:
- Riso integrale e fagioli neri o rossi (preparati da me), assieme a pomodori a cubetti, coriandolo fresco, broccoli a vapore e/o spinaci, con qualche condimento (senza olio/grassi)
- Frutta: mele, arance o banane
Inizialmente, stavo semplicemente finendo le mie provviste ed ero curioso di vedere che cosa sarebbe successo continuando a mangiare gli stessi cibi. Alcuni pensieri hanno fatto capolino nella mia mente, del tipo: “Dovrei includere qualche insalata”, “Dovrei farmi qualche frullato verde”, o “Sarebbe meglio se mangiassi patate anziché riso, dato che i tuberi sono più alcalinizzanti”.
Poi, ho pensato… “qual è la cosa peggiore che può accadere? Ci sono persone che vivono o hanno vissuto per anni sempre con gli stessi cibi. Se ciò che mangi contiene tutti i nutrienti e le calorie necessari, non dovrebbero esserci problemi.
Un solo giorno ho “trasgredito” e mi sono preparato una bella insalata di cappuccio con succo di limone, pomodori e coriandolo.
Una delle cose che ho scoperto, limitando le mie scelte alimentari, è che di fatto mi piace non dovermi preoccupare di ciò che mangerò.
Ho notato anche che, mangiando in questo modo, ero soddisfatto con tre pasti al giorno, senza necessità di fare spuntini, mentre prima solitamente mangiavo ogni tre ore.
Il mio desiderio di varietà ed “eccitazione” riguardo il cibo è diminuito e non ho alcuna voglia di mangiare altri cibi.
La mia spesa alimentare è diminuita drasticamente. Mangiando in questo modo, in una settimana ho speso 25$ (mangiando molto).
Ho notato inoltre che ho perso un po’ di grasso corporeo.
Cosa dice la ricerca
Uno studio dopo l’altro indica che la monotonia nei pasti porta a una “soppressione dell’appetito”.
In una di queste ricerche, i volontari continuarono a mangiare lo stesso piatto (“Mac and cheese”) per cinque giorni. Entro il quinto giorno, arrivarono a consumare il 20% di calorie in meno rispetto all’inizio.
L’idea è che più volte veniamo esposti allo stesso stimolo, più debole diventa la nostra reazione ad esso. E’ un processo che non si applica solo al cibo, ma ad ogni sorta di cose, dai rumori forti alle relazioni sessuali (ci sono alcuni interessanti studi su quest’ultimo argomento!).
Personalmente, non credo sia corretto affermare che la monotonia nei pasti conduca alla “soppressione dell’appetito”. La varietà dei cibi porta a mangiare troppo. La monotonia porta a una normalizzazione dell’appetito, in sintonia con i reali bisogni del corpo.
Perché cerchiamo la varietà
Sembra che al giorno d’oggi tutti siamo diventati dei “buongustai” e abbiamo bisogno di cercare sempre nuovi ingredienti e nuovi modi di preparare il cibo. Perché ora cerchiamo una tale varietà, quando per la maggior parte della sua storia l’uomo ha vissuto con una dieta piuttosto “spartana”?
E’ una questione controversa. Cerchiamo la varietà perché è disponibile. Inoltre, il cervello umano è programmato per cercare cose nuove, poiché per i nostri antenati più fonti disponibili di calorie significavano maggiori possibilità di sopravvivenza.
Tra i nostri predecessori, quelli che erano abbastanza curiosi da provare i nuovi cibi in cui di rado si imbattevano, come il miele, il grasso di balena e cose del genere, ottenevano calorie extra. Queste calorie extra davano maggiori probabilità di sopravvivere, ecco quindi come il gene “curioso” è stato tramandato…
Ricercare la varietà alimentare funziona bene quando la preoccupazione principale è di non avere cibo o nutrienti a sufficienza. Ma, nella nostra società moderna dove il problema principale è avere troppo, la varietà può diventare una piacevole trappola. Più i nostri pasti diventano eccitanti e diversi, più cerchiamo ulteriore eccitazione e varietà nel cibo, che diventa centrale nella nostra vita. E, molto spesso, “varietà” significa semplicemente più cibi ricchi e densi di calorie che comportano problemi per la salute.
Alcuni miti sfatati
Al contrario di ciò che comunemente si crede, non è necessario mangiare un’enorme varietà di cibi per ottenere tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno. Centinaia di culture in tutto il mondo se la sono cavata bene potendo contare su menu molto “basic”.
I cibi vegetali sono molto ricchi di nutrienti. Se includi cibi appartenenti a diverse categorie, non è così importate quale cibo in particolare scegli da ognuna di esse. Ecco alcuni esempi di categorie:
– Frutta
– Verdura a foglia
– Cereali e amidi
– Legumi
– Grassi vegetali integri: noci, semi, ecc.
E’ necessario mangiare cibi da tutte le categorie? Migliaia di persone hanno vissuto esclusivamente di frutta e verdura, con l’aggiunta di qualche noce e seme. Puoi vivere bene anche con alcune fonti di amidi e verdure, senza la frutta. In ogni caso, se assumi calorie a sufficienza e mangi verdure a foglia verde ogni giorno, puoi soddisfare i bisogni del corpo con combinazioni di diete a base vegetale anche molto diverse.
Ho speso ore e ore sui database nutrizionali, cercando di combinare in modi diversi ingredienti semplici, e ho sempre trovato che le diete vegetali sono complete quando i menu soddisfano le caratteristiche sopra menzionate. Solamente la B12 manca, ma questo è un altro argomento. Anche la “vitamina” D può essere un problema, nelle nostre attuali condizioni di vita.
Probabilmente per una buona salute a lungo termine sono necessari alcuni grassi vegetali, per il loro contenuto di omega-3. Anche le verdure a foglia verde contengono piccole percentuali di omega-3, ma può essere una buona idea includerne una fonte aggiuntiva, come i semi di lino macinati.
Ecco una delle diete che ho esaminato, consistente solamente in riso integrale, fagioli neri e spinaci.
Assumendo 2000 calorie di un dieta così essenziale, si ottengono:
- 78 grammi di proteine (13% delle calorie totali)
- 11 grammi di grassi (sicuramente ricchi di omega-3, e senza aggiungere alcun grasso extra)
- 65 grammi di fibre (più di 4 volte della quantità media mangiata dagli americani!)
- 986 mg di calcio (99% della quantità RDA raccomandata)
- 1246,2 mg di magnesio (297% RDA)
- 17,6 mg di manganese (766% RDA)
- 15,7 mg di zinco (143% RDA)
Quasi ogni nutriente della tabella è presente in abbondanza, eccetto le vitamine C ed E, che sono un po’ inferiori alle quantità raccomandate, cosa facilmente risolvibile aggiungendo piccole quantità di cibi che ne contengono.
Non credo nemmeno che le RDA (dosi giornaliere raccomandate) abbiano un gran valore.
Ecco un’altra ipotetica dieta che ho esaminato, consistente in patate dolci, broccoli e banane.
Di nuovo, sono rimasto sorpreso. Una dieta simile fornisce:
– 24 g di grassi (10% delle calorie, senza grassi aggiunti)
– 45 g di proteine (6% delle calorie, che è ancora adeguato)
– 13,662 mcg di vitamina A (1518% dell’ RDA!)
– 759 mg di calcio, sorprendentemente
– 724 mg di vitamina C (805% RDA)
Quasi ogni nutriente è al di sopra dei valori raccomandati o adeguato. Il selenio è un po’ basso (36% RDA), ma questo vale per quasi tutte le diete. Non mi preoccuperei di questo nemmeno per un attimo. Piuttosto, è abbastanza sorprendente vedere che non ci vogliono tanti cibi per creare una “dieta completa”. Allora perché manteniamo il mito della “dieta bilanciata”?
L’essere umano è fatto per preoccuparsi delle deficienze
Qualche mese fa ho partecipato a un evento promozionale in cui molti autori di libri riguardanti la salute naturale condividevano le loro idee. Ero stato invitato da una terza persona ad andare a quell’evento, e non avevo familiarità con quel gruppo. Era un evento a cui si accedeva solamente con un invito. Se ti dicessi chi era presente, probabilmente rimarresti sorpreso. Diciamo semplicemente che c’erano molti grossi nomi del mondo legato alla salute naturale.
Uno speaker parlò del fatto che l’essere umano è portato a preoccuparsi delle deficienze, perciò se vuoi trovare consenso nel pubblico, dovresti parlare in termini di “ciò che potrebbe mancare nella tua dieta” piuttosto che in un altro modo.
E’ vero. Gli autori che hanno più successo in questo campo, come Andrew Weil, parlano sempre dei nutrienti che potrebbero mancare nella dieta. E le persone approvano.
Tuttavia, i problemi più grossi legati alla dieta non sono causati dalle deficienze, ma dagli eccessi.
Quando è stata l’ultima volta che un tuo amico ha avuto lo scorbuto?
O il beri-beri (carenza di vitamina B1)?
O il kwashiorkor, che è il nome scientifico per indicare una carenza proteica (che può comportare edema grave e ingrossamento del fegato)?
Non conosci nessuno che soffra di questi disturbi, anzi tutte le persone che conosci soffrono di problemi legati all’eccesso: problemi cardiaci, cancro, obesità, ecc.
E’ vero che alcuni crudisti arrivano all’estremo e possono farsi mancare alcuni nutrienti. Ma gli unici problemi importanti (fino a causare la morte) che ho constatato erano legati alla restrizione calorica. Anche le persone che ottengono il 100% delle loro calorie da frutta e verdura cruda se la cavano bene, se assumono calorie a sufficienza.
La vitamina B12 può essere un problema, ma soprattutto a causa del nostro mondo iper-sanificato. Perciò, tra l’intingere le proprie carote nello sterco di coniglio e prendere un integratore, molte persone scelgono la seconda opzione!
Anche la vitamina D tende ad essere bassa nel nostro mondo moderno, ma penso che lo spettro della carenza sia un po’ gonfiato in questo caso. Un integratore tuttavia è consigliabile per chi vive a certe latitudini.
In pratica
Non sto dicendo che dovresti abolire la varietà e mangiare sempre gli stessi cibi. Il punto qui è che anche una certa monotonia dà dei benefici, e che se assumi calorie a sufficienza da cibi vegetali includendo verdure a foglia, quasi sicuramente ottieni tutti i nutrienti di cui hai bisogno.
Il principio dei pasti ripetitivi può essere usato per:
- Liberarsi di un po’ di grasso in eccesso
- Semplificare la tua vita, con minor necessità di pensare al cibo
- Ridurre la spesa alimentare e gli sprechi
- Superare l’eccesso di cibo e le dipendenze
Qualche suggerimento
Per sperimentare questo approccio, comincia con un pasto o due. Ad esempio, con la colazione: una colazione semplice è la base di una dieta salutare. Un frullato verde, della frutta o della pappa d’avena sono delle buone alternative.
Puoi semplificare anche il pranzo, mangiando la stessa cosa per una settimana, e vedere come ti trovi.
Il mio consiglio è di trovare alcuni piatti che ti piacciano veramente e che puoi ripetere spesso. Questo semplificherà molto il lavoro in cucina riducendo drasticamente l’ansia del “cosa c’è per cena”.
Conclusioni
Siamo stati bombardati con l’idea che la nutrizione sia una faccenda complessa e che per rendere la nostra dieta completa abbiamo bisogno di ogni sorta di integratore, di una varietà esagerata e di complicate combinazioni. Ci è stato detto che una dieta vegetariana necessita di molta pianificazione per assicurare tutti i nutrienti essenziali.
Queste idee sono false. La nutrizione è semplice, se comprendi il concetto di mangiare cibi integri.
Assumi calorie a sufficienza da cibi vegetali integrali e assicurati di includere verdure a foglia verde in abbondanza, e ti sarà quasi impossibile sbagliare.
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.
Ciao Laura e Marco, mi trovo completamente d’accordo con questo articolo. Da quando ho abbracciato uno stile alimentare fondato sul consumo di frutta, verdura (cruda e cotta), cereali integrali e pochi grassi vegetali (avocado, mandorle, semi ma con moderazione) il mio approccio al cibo si è drasticamente modificato, oltre al fatto che la mia salute, globalmente, è nettamente migliorata.
Se prima ero sempre preoccupata di cosa avrei mangiato nel pasto successivo, adesso la semplicità di quello che metto in tavola mi permette di trascorrere la giornata dedicandomi alle mie attività preferite (lavoro, sport,etc.)senza dovermi preoccupare del pranzo o della cena.
Inoltre…cosa non da poco…da quando mangio così sono anche riuscita a riprendere i chili che avevo perso un anno fa in seguito ad un periodo di depressione, dal momento che mangio molto, ben oltre la mia necessità calorica quotidiana, faccio sport e questo connubio ha accresciuto la mia massa muscolare, trasformando il mio corpo ben oltre le mie aspettative.
E tutto questo mettendo in tavola semplicemente frutta, verdura, riso integrale, pasta di grano saraceno e grassi vegetali con moderazione!
Come si suol dire…”less is more”!!!
Un abbraccio e continuate a pubblicare i vostri articoli, sempre interessanti e fonti di ispirazione!
Francesca
ciao,
è possibile avere una dieta tipo?
mi spiego: se mangio riso integrale fagioli neri e spinaci a pranzo. cosa mangio a colazione e cena?
e per quanti giorni dovrei ripetere?
grazie mille
emanuela
Salve Emanuela,
siamo molto restii a dare menù personalizzati senza sapere la storia che c’è dietro.
In linea di massima potrei dirti di mangiare frutta e frullati verdi e insalate senza grassi aggiunti, ma è un consiglio generico e potrebbe non essere adatto a te in questo momento.
L’ideale è avere le basi di questo tipo di alimentazione e imparare ad ascoltare il corpo facendolo gradualmente adattare. Per questo ci sono dei corsi appositi, come il Raw Starter Kit che trovi qui:
https://crudoesalute.com/prodotti/starterkit/
In alternativa possiamo fare delle sessioni di coaching individuale via skype, ma se hai le basi sarebbe tutto molto più semplice.
Spero di averti risposto, per ogni dubbio siamo a disposizione.
Buona serata,
Marco
Speriamo bene. Grazie mille per il tuo supporto, un abbraccio
Filippo
Caro Marco, ti parlerei volentieri a voce se possibile; se riesci a scrivermi un’email spiegandomi le condizioni ti sono molto grato.
Buona giornata, a presto
Filippo
Non so se è il punto del blog più appropriato per scrivere il mio intervento, ma vorrei un vostro parere riguardo la mia situazione: da due anni ho abbracciato il crudismo per motivi di salute (prostatite); purtroppo non ho mai risolto il mio problema di salute, ho avuto solo dei saltuari miglioramenti, però purtroppo sono andato incontro ad altri problemi: primo fra tutti, una forte ansia (detossificazione psicologica? Lunga due anni?), un grosso calo ponderale (poi parzialmente recuperato), una costante debolezza. Lo schema della mia dieta è 80/10/10, con i carboidrati derivanti quasi esclusivamente da frutta: ho seguito sostanzialmente le indicazioni di Frederic in Raw secrets. Ho fatto anche due periodi di un mese senza grassi, come anche da voi consigliato, per superare un annoso problema di candidosi. Ora mi trovo in una situazione fisica assai delicata: da qualche tempo infatti ho subito un nuovo incredibile calo ponderale: con dieta onnivora pesavo 75 chili -sono alto 1,80-, poi (all’inizio di quest’anno) ero risalito a quasi 70, ma ora, nel giro di poco più di un mese, sono calato addirittura a 59, e sono molto preoccupato; anche perché ho fatto le analisi delle feci, e sono state trovate fibre carnee digerite ++ (io non mangio mai carne, da tanto tempo), tipico sintomo di insufficienza pancreatica, grave perché irreversibile da ciò che ho visto -sto prenotando una visita da un gastroenterologo per approfondimenti-. Avevo acquistato il raw starter kit, e mi sembra di aver notato una certa differenza fra ciò che vi è scritto, e gli interventi di Frederic che voi invece riportate sul sito: mentre nel kit i cereali e i legumi sono altamente sconsigliati, se non in una dieta di transizione, qui per esempio vengono contemplati senza troppi problemi, mi pare. E’ quindi accettabile una quota di legumi e cereali? Secondo voi -so che non siete medici, ma chiedo un vostro giudizio- da cosa può essere provocata la mia condizione?
Riporto, in conclusione, ciò che mi ha scritto una dietista vegana: vi sarei grato se poteste commentarle:
Per dieta “più bilanciata in senso tradizionale” intendo una dieta che prevede una ripartizione calorica come segue: massimo 15% proteine, 25/30% grassi, 55/60% carboidrati (di cui zuccheri massimo 10/12%).
La dieta 80/10/10 innanzitutto non è supportata da prove scientifiche. Le affermazioni riportate nel documento che mi ha cortesemente allegato sono in parte informazioni di carattere scientifico, e in quanto tali largamente condivise, e in parte opinioni personali dello scrivente, il più delle volte non chiarite ma presentate come verità indiscusse, generando confusione nel lettore poco informato o competente in merito.
Il problema maggiore è che questo tipo di dieta non sembra tenere minimamente conto dell’effetto metabolico del fruttosio, il carboidrato semplice di cui è in gran parte composta la frutta. Se è vero che il fruttosio non incide direttamente sull’innalzamento della glicemia (poichè segue una via metabolica differente rispetto al glucosio), non bisogna però trascurare gli effetti a lungo termine che può avere una dieta ricca in fruttosio, come quella che sta attualmente seguendo. Perciò la domanda da porsi è se questo tipo di dieta sia sostenibile nel tempo e a che prezzo! vorrei sottolineare che lei stesso, a fronte di qualche beneficio, innanzitutto manifesta del disagio psicologico (ansia + ricerca di cibo di cui si è privato), che è probabilmente sintomo di un regime alimentare fortemente squilibrato e oltretutto non ha curato la prostatite.
Come accennavo, il fruttosio segue una via metabolica diversa dal glucosio: viene metabolizzato principalmente nel fegato, dove interviene nei processi di lipogenesi. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che un eccesso di fruttosio nella dieta è correlato con un innalzamento dei livelli plasmatici di lipidi, con l’insulino resistenza e le patologie che possono derivarne (sindrome metabolica, diabete, steatosi epatica non alcolica). L’eccessivo consumo di fruttosio inoltre promuove la formazione dei radicali liberi ed è responsabile della fruttosilazione delle proteine plasmatiche e tissutali, fattori che determinano squilibri funzionali e organici.
Che i carboidrati debbano essere la base dell’alimentazione è un fatto più che certo, ma si parla di carboidrati complessi (e il nostro organismo è dotato di tutti gli strumenti necessari per gestirli al meglio) introdotti nella dieta attraverso cereali integrali e derivati, tuberi e ortaggi, e solo in minima parte da carboidrati semplici, rappresentati per l’appunto dalla frutta.
Grazie di tutto
Filippo
Ciao Filippo,
scusa il ritardo nella risposta. Ho letto la tua situazione e globalmente ciò che mi sento di consigliarti è reintegrare pian piano dei carboidrati cotti, magari alla sera. Possono essere patate, cereali integrali biologici o legumi. Sempre con poco sale e pochi grassi (pochissimo olio se fai attività fisica è ok).
L’ansia e altre condizioni psicologiche possono sorgere una volta che il corpo è più pulito, proprio perché hanno la possibilità (finalmente) di essere affrontate e fisicamente “metabolizzate”. Ci sono varie cose che puoi fare a riguardo e in generale ogni tipo di terapia energetica è utile. Personalmente consiglio l’EFT su qualsiasi cosa che ti arriva e un quotidiano rilassamento profondo o meditazione. Possiamo parlarne con una chiamata gratuita se necessario, come introduzione ad un lavoro di “coaching emotivo” che puoi fare con me o una mia collaboratrice.
Riguardo a ciò che ti ha detto la dietologa vegana…beh sono le solite cose dette dai medici…nulla di verificato se si tratta di una dieta a basso contenuto di grassi (sotto il 20%).
Ecco una serie di articoli a riguardo se te li sei persi:
https://crudoesalute.com/la-polemica-sulla-frutta/
Insulino resistenza avviene solo se il fruttosio non ha modo di “scorrere fluidamente” a causa di eccessi di grassi nel sangue.
La lipogenesi è reale, ma è minima ed è ininfluente e difficile che avvenga se non si assumono troppi grassi poiché fisicamente è difficile mangiare più carboidrati di quelli di cui abbiamo bisogno. Estremamente facile con i grassi invece.
Qui un articolo recente di Frederic:
https://crudoesalute.com/lo-zucchero-fa-male/
Spero di averti risposto, ti auguro il meglio, in ogni caso.
Marco
Grazie infinite per la tua risposta caro Marco. Sono giorni difficili, continuo a calare di peso e trattengo veramente poco, benché stia facendo una dieta credo adatta alla situazione: la mattina a stomaco vuoto il succo di uno o due limoni, pasti non troppo abbondanti, di frutta mangio solo mele che credo sia il frutto più indicato in questa situazione; poi riso integrale o patate; carote e zucchine al vapore; fagiolini conditi con poco olio extravergine: tutti prodotti bio. Venerdì prossimo avrò la visita dal gastroenterologo; ammetto che sono preoccupato. Per l’ansia, da quando ho cambiato dieta non mi è quasi mai passata. Tu mi consigliasti EFT già tempo fa, e infatti vado con regolarità da una operatrice che fa EFT e soprattutto logosintesi, con la quale mi trovo molto bene, ma purtroppo il problema non è superato, e anzi torna fuori come a ondate: è chiaro che la situazione fisica non aiuta, si alimentano a vicenda.
Mi confortano le tue spiegazioni, spero davvero di non avere problemi seri e per di più, da quanto ho letto, irreversibili come l’insufficienza pancreatica (quegli esami delle feci uniti a questo incredibile calo ponderale fanno proprio pensare a quello, ma vediamo un po’ cosa viene fuori, non voglio fasciarmi la testa). Insomma, da quasi cinque anni -da quando mi è venuta la prostatite- vivo in un incubo; due anni fa ho affrontato questo cambiamento radicale delle mie abitudini con fiducia, ma evidentemente è, quantomeno per me, una strada molto complessa. Che ritengo bellissima, e ti sono grato per avermela fatta conoscere (ho poi approfondito il tema con molte letture, e sono convinto della sua bontà), ma purtroppo l’agognato equilibrio (psicologico e fisico, e mai come ora ho capito quanto intimamente siano legati fra loro) è ancora lontano.
Un abbraccio, grazie per il vostro utilissimo lavoro, continuate così
Filippo
Ciao Filippo,
personalmente (se le feci sono regolari e consistenti) data la tua situazione proverei a togliere il succo di limone al mattino e bere solo acqua. La tua dieta è già abbastanza pulita e il succo di limone è utile solo in fase depurativa. Aggiungerei anche della frutta dolce al mattino e a pranzo, anche molto calorica. Banane e datteri sono l’ideale per aggiungere calorie facilmente e puoi frullarli facilmente. Visto il calo di peso mi sforzerei a mangiare di più e cibi più calorici. Eventualmente fai più pasti durante la giornata e assicurati di superare spesso il tuo fabbisogno calorico. Alla sera crudo + cotto a base di patate, cereali integrali o legumi se non ti danno problemi. Pochissimo olio, eventualmente avocado/cocco/thaini/mandorle, ma senza superare il 20% del tuo fabbisogno calorico. E la cosa più importante ascolta attentamente il corpo quando fai ogni cambiamento.
Per l’ansia ci sono tante cose che puoi fare, ma preferisco non parlarne qui. Se vuoi contattaci per un eventuale coaching.
Buona domenica :).
Marco
Grazie Marco per l’ulteriore risposta. Nel frattempo sono stato dal gastrenterologo, che mi ha prescritto svariati esami per escludere complicazioni, fra cui, appunto, l’insufficienza pancreatica. Lui stesso non sapeva ben giustificare l’esito di quell’esame delle feci, con quelle fibre carnee, digerite e non, io che sono vegano da due anni. Secondo te cosa potrebbe essere? Ancora residui delle mie abitudini alimentari precedenti o sto digerendo delle parti di me??? Grazie ancora di tutto, un abbraccio
Filippo
Credo di sì, possibili fibre rimaste nell’intestino (nei villi). Nulla di cui preoccuparsi.
Marco
buongiorno! volevo chiedervi e per tutti i coloro, che come me, soffrono di allergia nickel ed intolleranze, come la mettiamo con i semi, le verdure ed i legumi, nonchè anche l’integrale?
grazie per una vostra eventuale risposta
Ciao Anna,
Credo che come x tutte le intolleranze sia un sintomo di intossicazione dell’organismo… potrebbe essere utile un digiuno/soggiorno igienista x disintossicare, con ripresa dell’alimentazione graduale, evitando x il momento gli alimenti più ricchi di nichel e abbondando in frutta fresca.
Se sei interessata scrivici in privato, Laura potrà indicarti professionisti che possono seguirti per un digiuno simile.
Marco
La cosa che più mi piace e convince è che che scrive questi articoli ha prima “sperimentato” sulla propria pelle gli effetti. Continuate così. Grazie di cuore ?