L’ultima mail che ti abbiamo mandato, e l’articolo da cui è tratta, hanno suscitato un bel fermento :-).

Tanto scalpore…per una cosa così piccola!

Il consiglio di evitare l’olio non è per niente nuovo, in realtà.

E’ lo stesso consiglio che diamo nel materiale che traduciamo e che consigliamo. Raw secrets, di Frederic Patenaude, lo spiega bene, e dalla sua prima pubblicazione (2002) molte altre prove si sono accumulate a sostegno di questo approccio.

Ma sembra che per molte persone questa semplice raccomandazione sia una sorta di eresia.

Ribadiamo che tutti gli esperti in diete a base vegetale (come Esselstyn, Ornish, ecc.) sono concordi nel consigliare una dieta senza oli.

dieta senza olio d'oliva

 

Chiariamo però alcune cose:

 

Senza olio non significa senza grassi

Non stiamo dicendo: non mangiare avocado, noci, semi e altri cibi salutari che contengono un’alta percentuale di grassi.

Ma semplicemente: evita gli oli, poiché sono grassi liquidi raffinati. Nei cibi integri, c’è la giusta proporzione di ogni cosa: i grassi si accompagnano a fibre, vitamine, minerali, antiossidanti, proteine e carboidrati. Negli oli, ci sono quasi solo grassi.

Tutti concordano nel dire che lo zucchero raffinato fa male. Le barbabietole sono salutari, ma se le raffiniamo al punto che rimane un solo elemento – lo zucchero – non sono più salutari.

Perché è così difficile capire che lo stesso vale per altri cibi raffinati?

 

La quantità fa la differenza

Un pochino di olio d’oliva probabilmente non ti farà male. Tuttavia, la maggior parte delle persone farebbe bene a evitarlo.

Sì, la dieta mediterranea ha sempre incluso l’olio d’oliva. Tieni a mente però che la maggior parte delle ricerche sulla dieta mediterranea è stata fatta a Creta negli anni del dopoguerra. La dieta era a base di verdure, pane integrale, legumi e pochissimi prodotti animali. Conteneva un po’ di olio d’oliva, ma le persone lavoravano duramente e percorrevano a piedi anche più di 15 chilometri al giorno.

I benefici della dieta mediterranea venivano perciò da tutto uno stile di vita, non dall’uso dell’olio d’oliva. La gente stava bene nonostante l’olio, non grazie ad esso!

Se percorri 15 chilometri al giorno e fai un lavoro fisico intenso, probabilmente puoi permetterti un po’ di olio di oliva senza compromettere la tua salute. Aveva senso per gli abitanti di Creta, soprattutto in un periodo in cui il cibo era scarso e il loro fabbisogno di calorie piuttosto alto. Ma al giorno d’oggi, abbiamo il problema opposto: mangiamo troppi cibi grassi e calorici e non siamo abbastanza attivi per consumare le calorie che introduciamo.

Perciò usare l’olio – che è la più concentrata fonte di calorie esistente – non ha senso, per la maggior parte delle persone. Aggiungere olio ai tuoi piatti, inoltre, non ti sazia: mancano tutte le fibre e i nutrienti contenuti nel cibo “vero”.

 

Alcuni punti sulla dieta mediterranea:

  • Tutte le prove fatte sulle diete mediterranee mostrano che, a confronto con una dieta convenzionale, esse rallentano la progressione delle malattie cardiache. Tuttavia le persone che seguono una dieta mediterranea continuano ad avere infarti e attacchi di cuore – solamente a un tasso più basso.

L’unica dieta che ha dimostrato di essere in grado di prevenire e far regredire queste malattie è una dieta a base di cibi integri vegetali.

  • L’olio di oliva dà dei benefici solamente quando rimpiazza il burro e i grassi animali!
  • Leggi qui il nostro articolo sulla dieta mediterranea.

 

Un ammasso di sciocchezze?

Un lettore scrive a Frederic: Credo che quelle che dici siano sciocchezze. La carne provoca più picchi glicemici dello zucchero raffinato? Prendi i tuoi omega-3 dalle verdure??

La sua risposta:

  • Avrei dovuto dire: “La carne provoca picchi insulinici tanto quanto lo zucchero bianco, e più di qualsiasi carboidrato integrale”. Questo è un fatto assodato da oltre 50 anni. Qui trovi un video a riguardo [in inglese].
  • Sì, si possono prendere gli omega-3 dalle verdure! Qui trovi quelle che ne contengono di più. Certo, non ne contengono grandi quantità, ma sono una buona fonte perché il loro rapporto omega3/omega6 è perfetto e perché le verdure verdi contengono più nutrienti per caloria di qualsiasi altro cibo. Aggiungendo dei semi di lino, la maggior parte delle persone dovrebbe essere a posto.
  • Gli oli non sono “paleo”. I sostenitori della dieta paleo spesso promuovono l’uso di oli, burro chiarificato e altri grassi in forma liquida. E’ chiaro che si tratta di cibi moderni che risalgono all’epoca dell’inizio dell’agricoltura. Prima di essere usato come cibo, l’olio di oliva è stato usato come combustibile.

 

Gli oli peggiori

Gli oli peggiori sono quelli utilizzati dall’industria nei cibi, nei condimenti, ecc. Ad esempio l’olio di colza, di mais, di soia, di girasole, ecc. Molti di questi oli sono pieni di omega-6 e favoriscono l’infiammazione.

Le ricerche del dr. Vogel mostrano come l’olio d’oliva alteri la normale dilatazione delle arterie. Le sue conclusioni:

(…) le componenti benefiche della dieta mediterranea e di quella del Lyon Heart Study sembrano essere i cibi ricchi di antiossidanti – frutta, verdura e i loro derivati, come l’aceto, e oli ricchi di omega-3, come quello di pesce e di colza – non l’olio d’oliva.

(…) La frutta, la verdura e i loro prodotti nella dieta sembrano fornire protezione contro il danno prodotto direttamente sulla funzione endoteliale da cibi ricchi di grassi, incluso l’olio di oliva.

Traduzione: per quanto riguarda la salute del cuore, l’olio d’oliva non è salutare. Frutta e verdura sono protettive. In questa ricerca, l’olio d’oliva sembra essere protettivo e così anche l’olio di colza, probabilmente grazie agli omega-3 che contengono. Non li consigliamo per via degli altri problemi menzionati (poiché sono fonti concentrate e raffinate di grassi e calorie).

 

Tutto o niente?

Certo, l’olio d’oliva aggiunge sapore alle pietanze e alle insalate. Se non te la senti di farne a meno completamente, almeno cerca di modularne l’uso. Ti consigliamo di non cuocerlo mai e di aggiungerlo sempre alla fine, come tocco finale. Procurati un olio di buonissima qualità, aromatico, e usane poco, pochissimo.

Per quanto riguarda gli omega-3, prima di gettarti sull’ultimo integratore di olio di pesce, prova a mangiare delle noci e dei semi di lino macinati per un po’. La cosa più importante che puoi fare per migliorare il tuo rapporto omega-3/omega-6, comunque, è eliminare i cibi ricchi di omega-6, come gli oli vegetali.

Considera la possibilità di evitare gli oli per un periodo. Puoi solo trarne dei benefici: la digestione migliora. L’energia aumenta. Puoi mangiare più cibo e sentirti sazio. E il tuo cuore ti ringrazierà! Probabilmente, perderai anche quel chiletto in eccesso… Inoltre, se non sei contento puoi sempre tornare a usare l’olio.

Puoi ascoltare qui direttamente le parole del dr. Esselstyn (in inglese):

 

Tratto dall’articolo di Frederic Patenaude: http://renegadehealth.com/blog/2016/02/25/update-on-no-oil

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