Parliamo spesso della dieta crudista come una dieta salutare per gli adulti, ma questo vale anche per i bambini? Oppure i bambini hanno bisogni diversi? E se sì, qual è la dieta migliore per loro?

In questo articolo Frederic Patenaude approfondisce questo aspetto, delineando quali sono le caratteristiche di una dieta davvero salutare per i bambini in crescita.

 

Crudismo e bambini: qual è la dieta ideale?

crudismo bambiniMolte persone mi chiedono se darei ai miei figli (potenziali) una dieta esclusivamente crudista. Ecco la risposta.

Per prima cosa, vorrei sottolineare che non ho mai raccomandato una dieta 100% crudista per i bambini. Anche se, con una buona pianificazione, questa dieta può essere implementata con successo, credo che in questo caso i rischi superino i benefici, specie quando esistono alternative migliori, più pratiche e sicure.

Comincerò con qualche aneddoto.

Da quando sono coinvolto nel movimento crudista, ho incontrato un buon numero di famiglie e bambini crudisti.

La maggior parte delle persone che ho incontrato, però, non erano in grado di far seguire ai propri bambini una dieta crudista al 100%, per alcune semplici ragioni pratiche.

Anche se questi bambini mangiavano una grande quantità di cibi crudi, i loro genitori si trovavano costretti a introdurre qualche cibo cotto nella loro dieta, per via di circostanze sociali come riunioni con la famiglia o gli amici, o per la paura di qualche carenza.

In alcuni rari casi ho incontrato genitori molto motivati, in grado di proteggere i propri figli dalle influenze “cotte” della società e di allevare i propri figli con una dieta crudista al 100%. Almeno fino a quando i figli stessi, solitamente tra i 7 e i 12 anni, non hanno richiesto loro stessi di assaggiare cibi cotti, per curiosità o a causa di pressioni sociali.

Tra questi bambini, alcuni sono rimasti crudisti anche più a lungo, ma quasi tutti (direi il 95%) hanno abbandonato la dieta completamente crudista dopo l’adolescenza.

Tuttavia, ciò che mangiamo da piccoli forma i nostri gusti per la vita. Perciò questi bambini, pur avendo smesso di seguire una dieta esclusivamente crudista, in genere hanno continuato ad apprezzare frutta e verdura, scegliendo di rimanere almeno vegani o vegetariani.

La maggioranza dei genitori che ho incontrato non hanno lasciato che la propria ideologia o le proprie credenze impedissero loro di adottare quello che ritenevano un compromesso più razionale in una società moderna.

Dall’altro lato, alcuni hanno invece perseverato nel nutrire i propri figli con una dieta esclusivamente crudista.

A volte con successo, come nel caso di una famiglia franco-canadese di cui ho parlato tempo fa e di cui puoi trovare un’intervista [in inglese] qui: http://www.fredericpatenaude.com/articles/interview-solange.html. I loro bambini sono cresciuti un po’ più lentamente del “normale”, ma alla fine hanno raggiunto una statura oltre la media. Tuttavia, questa famiglia non era completamente vegana e faceva uso di qualche prodotto caseario crudo, anche se non di uova o di carne.

Altre volte, invece, ho incontrato famiglie i cui figli mostravano sintomi di malnutrizione e, in casi più estremi, il ventre gonfio e gli arti magrissimi, quasi come i bimbi africani che capita di vedere in Tv. Ho incontrato bimbi iperattivi, sempre affamati – pur mangiando fino a 12 volte al giorno – e che ingurgitavano il cibo come se stessero facendo il loro ultimo pasto prima di una settimana di digiuno.

Mi rattrista il fatto che alcuni genitori lascino che qualche teoria, peraltro non dimostrata, comprometta il futuro e la salute dei propri figli.

Ho ripetuto spesso come la dieta crudista vegana sia per ora un esperimento. Io ho scelto consapevolmente di farlo da adulto, commettendo anche diversi errori che ho pagato in termini di salute. Ho parlato di queste esperienze nei miei libri Raw Secrets e Raw Food Controversies (di prossima pubblicazione in italiano), sperando di poter evitare ad altri gli errori che ho commesso mettendo in pratica scorrettamente una dieta crudista.

Noi adulti possiamo permetterci il lusso di sperimentare con diete e programmi alimentari diversi.

I bambini, invece, sono nelle mani dei propri genitori e, volenti o nolenti, subiscono le conseguenze delle loro scelte, spesso per tutta la vita.

Nessun genitore dovrebbe usare i propri figli come un laboratorio per provare diete e programmi che non è dimostrato siano adatti ai bambini.

Prima di andare avanti, considera un fatto importante:

Nessuna società al mondo nella storia ha mai cresciuto i propri bambini con una dieta vegana crudista al 100%. E, per quanto ne sappiamo, nessuna società o tribù di esseri umani ha mai nemmeno vissuto con una dieta simile, da quando l’homo sapiens esiste!

Se consideriamo la lunga storia della nostra specie, da quello che possono dirci i reperti archeologici, non c’è mai stato alcun periodo in cui gli esseri umani si siano nutriti con una dieta puramente crudista e vegana.

Per rintracciare il periodo in cui eravamo crudisti, dobbiamo tornare indietro di ben più di 200.000 anni, al tempo dei nostri antenati pre-umani. Probabilmente dovremmo tornare indietro di alcuni milioni di anni, forse a 4-6 milioni di anni fa, ovvero all’ultimo periodo in cui i paleontologi hanno rilevato tracce di un antenato comune agli esseri umani e agli scimpanzè.

Perciò ammettiamo chiaramente che la dieta crudista è un esperimento, poiché non ha sostenuto alcuna popolazione umana per lunghi periodi di tempo.

Dall’altro alto, però, milioni di persone nel mondo hanno vissuto e vivono con una dieta vegetariana, perciò sappiamo che la carne non è necessaria all’alimentazione umana. In molti casi, queste popolazioni erano di fatto molto vicine a una dieta vegana. E negli ultimi 100 anni moltissime famiglie hanno cresciuto i propri figli con successo con una dieta vegana.

 

Ma quali sono i problemi relativi a una dieta vegana crudista, nel caso dei bambini?

 

1) Frutta e verdura non hanno una sufficiente densità calorica.

Molte persone tendono a pensare che una dieta crudista vegana sia carente di alcuni minerali e vitamine. Perciò insistono nel somministrare tonnellate di verdure o di alghe ai propri figli.

Ma la cosa più importante sono i macro-nutrienti, ovvero le calorie! Quello che va bene per degli adulti che hanno bisogno di perdere qualche chilo non va bene per dei bambini in fase di crescita che necessitano di molte calorie.

Frutta e verdura non sono sufficientemente ricche di calorie per formare la base della dieta di un bimbo che sta crescendo. Il motivo per cui molti bambini crudisti mangiano in continuazione è che non riescono a mangiare in soli due-tre pasti una quantità sufficiente di cibi crudi per ottenere tutte le calorie di cui hanno bisogno.

Alcuni crudisti che seguono una dieta a basso contenuto di grassi propongono come soluzione di dare ai bambini grandi quantità di cibi grassi come avocado, noci e semi. Pur limitando drasticamente questi alimenti per gli adulti, sostengono che, poiché in natura i bambini verrebbero allattati fino a 7 anni, è naturale che fino a quell’età gli esseri umani seguano una dieta ricca di grassi (il contenuto di grassi del latte materno – in termini di calorie – è circa del 50%).

E’ pur vero che in molte culture i bambini vengono allattati fino a un’età impensabile nelle moderne società occidentali, ma quei bambini non si nutrono esclusivamente del latte materno. Il latte materno è importante per i primi 2 anni di vita ma in seguito, anche nelle società primitive, i bambini cominciano a mangiare anche altri cibi.

Ciò di cui hanno davvero bisogno i bambini sono calorie a sufficienza per crescere. Questo significa sufficienti quantità di carboidrati, per l’energia, e di proteine per la crescita e la costruzione del corpo. Anche i grassi svolgono un ruolo importante, poiché sono una fonte concentrata di energia, ma non c’è alcuna prova che i bambini debbano seguire una dieta ad alto contenuto di grassi per crescere bene. E’ semplicemente più facile ottenere le calorie necessarie includendo alcuni cibi ricchi di grassi come noci, semi e avocado.

Tuttavia, questi cibi non sono così ricchi di nutrienti come pensiamo (analizzando i nutrienti per caloria) in confronto a patate, patate dolci, legumi e alcuni tipi di cereali.

Perciò è preferibile che i bambini abbiano accesso a una varietà di cibi – crudi e cotti – piuttosto che dover contare solamente su frutta e verdura a bassa densità calorica e cibi crudi ricchi di grassi.

 

2) Una dieta crudista vegana non fornisce vitamina B12 a sufficienza per un bambino in crescita.

Non mi dilungherò su questo punto, ma ritengo che un integratore di vitamina B12 sia necessario sia per i bambini che per le donne vegane durante la gravidanza e l’allattamento.

 

3) Mangiare frutta e noci in continuazione favorisce problemi ai denti.

Ho riscontrato ripetutamente questo problema, nei bambini crudisti al 100%: mangiano in continuazione, poiché non sono mai sazi.

I bambini hanno uno stomaco piccolo, ma hanno bisogno di moltissime calorie e nutrienti per crescere. E’ normale che spesso abbiano bisogno di mangiare più degli adulti, perciò in generale non dovrebbero esserci restrizioni in questo senso.

Il problema è che con una dieta esclusivamente crudista vegan, molti bambini non riescono a saziarsi e a ottenere i nutrienti di cui hanno bisogno. Il loro apporto di carboidrati potrebbe essere troppo basso, dato che istintivamente ricercano cibi più concentrati (che nella dieta crudista vegana equivalgono a cibi grassi come noci e avocado) che possano fornire loro le calorie necessarie.

Un effetto collaterale del mangiare in continuazione è l’incidenza della carie dentale, che ho riscontrato molto spesso nei bambini crudisti. Più spesso mangiamo – specialmente cibi dolci – più abbiamo probabilità di incorrere nella carie. Mangiare in continuazione mantiene l’ambiente orale costantemente acido, oltre che fornire ai batteri il cibo necessario per svilupparsi.

 

Una dieta crudista vegana fornisce proteine a sufficienza?

Il latte umano si compone (in termini di calorie) del 52% di grassi, del 6% di proteine e del 42% di carboidrati.

Il latte vaccino, invece, del 52% di grassi, del 19% di proteine e del 29% di carboidrati.

La differenza principale tra il latte umano e quello di mucca non sta nella percentuale di grassi, ma in quella di carboidrati e di proteine. Il latte umano è significativamente più dolce e meno proteico.

La ragione di questa differenza è che gli esseri umani dovrebbero crescere gradualmente, in un periodo di tempo più lungo rispetto ai vitelli, che devono crescere molto più velocemente. Tuttavia il latte umano contiene molti grassi: i bambini hanno comunque bisogno di molte calorie.

Perciò, può una dieta crudista vegana fornire proteine a sufficienza per un bambino in crescita? Sembra di sì, poiché gli esseri umani crescono molto più lentamente rispetto ad altre specie e non hanno un grande bisogno di proteine.

Ma ricorda anche che i bambini che vengono allattati cominciano a mangiare anche altri cibi, dopo 1 o 2 anni di età, per cui il latte materno a quel punto non costituisce più la base della loro dieta.

Perciò, per prudenza, si può stabilire un fabbisogno proteico un po’ più alto rispetto al 6% contenuto nel latte materno (ad esempio un 8%).

Il problema è che se i bambini non assumono calorie a sufficienza, non assumono nemmeno proteine a sufficienza per la propria crescita. Una dieta carente in termini energetici lo è anche in termini di proteine, il che potrebbe non essere un problema per gli adulti, ma costituisce un grosso problema per i bambini.

Una dieta principalmente a base di frutta potrebbe inoltre essere carente di proteine, dato che molti tipi di frutta hanno un contenuto proteico più basso di quello del latte materno. Ad esempio: banane: 4%; mele: 2%; uva: 4%; melone giallo: 5%; datteri: 2%.

In media, la frutta contiene circa il 4-5% di proteine (ma alcuni frutti ne contengono solo il 2%). Sospetto inoltre che una buona parte del contenuto proteico della frutta risieda nei semi e nella buccia, che spesso vengono analizzati, ma non digeriti quando mangiamo questi cibi.

La frutta ha anche un basso contenuto di minerali, in confronto alla verdura o anche ai vegetali amidacei cotti. Analizzando i dati, posso solo concludere che una dieta fruttariana è tutt’altro che adeguata per dei bambini in crescita.

 

Altri nutrienti

Non mi soffermerò su specifici nutrienti, per cui vale soprattutto il buon senso. Le verdure a foglia verde sono estremamente importanti per il loro apporto di calcio, tuttavia solitamente i crudisti sono consapevoli di questo aspetto.

La carenza di vitamina D può essere un problema se l’esposizione al sole non è adeguata, per cui a volte un integratore è consigliabile.

 

Gravidanze “problematiche”

crudismo gravidanzaLe avversioni alimentari sono molto comuni nelle donne gravide, incluse quelle che seguono una dieta crudista.

Gran parte delle donne crudiste che ho incontrato, durante il periodo della gravidanza non sono state in grado di mantenere una dieta completamente crudista, dal momento che non risucivano più a mangiare gran parte delle verdure a foglia e a volte nemmeno la frutta.

Come mai delle donne sane, abituate a consumare una dieta prevalentemente a base di frutta e verdura, nel corso della gravidanza improvvisamente non riescono più a mangiare questi cibi?

Un recente articolo pubblicato in Science Daily fa luce su questo processo misterioso. Secondo i ricercatori della Cornell University, “il vomito e le “nausee mattutine” sperimentate da due terzi delle donne gravide sono il modo che Madre Natura ha per proteggere la madre e il feto da malattie di origine alimentare e da sostanze chimiche che potrebbero provocare malformazioni negli organi nel periodo più critico del loro sviluppo.”

Sempre dall’articolo:

“Attraverso le avversioni alimentari, la NVP [nausea + vomito durante la gravidanza] protegge anche dalle tossine di microrganismi e da altre sostanze teratogene (in grado di provocare deformazioni negli organi fetali)”, dice Sherman. “Durante il primo trimestre di gravidanza le cellule del piccolo embrione cominciano a differenziarsi e a formare nuove strutture. Queste strutture e sistemi di organi in via di sviluppo – come le braccia e le gambe, gli occhi e il sistema nervoso centrale – in questo stadio critico di una nuova vita possono essere influenzate negativamente dalle sostanze fitochimiche contenute in alcune piante”, continua Sherman. Queste sostanze sono composti secondari che le piante creano per difendere se stesse dalle malattie e dagli insetti.

Anche se le sostanze fitochimiche non hanno una funzione nutritiva conosciuta per gli esseri umani, la maggior parte delle persone tollerano la loro presenza nel cibo. (Piccole quantità di queste sostanze potrebbero anche essere benefiche grazie alle loro proprietà antiossidanti e agli elementi-traccia che contengono). Ma, secondo i biologi della Cornell, durante la gravidanza le donne proteggono il feto in via di sviluppo da sostanze aggressive vomitando e imparando a evitare certi cibi fino a che il feto non supera lo stadio più sensibile”.

Puoi leggere qui l’intero articolo [in inglese]: http://www.sciencedaily.com/releases/2000/06/000602075407.htm

Molte donne crudiste che ho incontrato, durante la gravidanza non potevano sopportare nemmeno la vista di un’insalata, ma riuscivano a mangiare alcune verdure cotte. Mangiare verdure cotte è senz’altro meglio che non mangiarne affatto, che è quello che avrebbero fatto si fossero sforzate di rimanere crudiste al 100%.

Molte di loro non riuscivano a mangiare nemmeno molti tipi di frutta, provando addirittura repulsione, e desideravano piuttosto mangiare cibi “consolatori”, come patate o cibi decisamente meno salutari come pollo fritto o gelato.

La maggior parte di esse sono state abbastanza sagge da ascoltare il proprio corpo e apportare delle importanti modifiche nella propria dieta, durante la gravidanza.

Altre hanno mantenuto stoicamente una dieta crudista, spesso con dei risultati disastrosi. Ho sentito di donne completamente esaurite dopo una gravidanza in cui si erano prefisse di rimanere crudiste a tutti i costi, pur riuscendo a mangiare solamente alcuni tipi di frutta. In questo modo hanno danneggiato se stesse, soffrendo la fame, e soprattutto il feto.

 

Cibi di origine animale e bambini crudisti

Molte famiglie vegane riconoscono le problematiche che ho sollevato, ma rimangono convinte dell’importanza di mantenere una dieta completamente crudista. Perciò scelgono di introdurre alcuni alimenti di origine animale nella propria dieta, in genere delle uova o dei latticini crudi.

Anche se questi prodotti possono migliorare una dieta crudista carente, prove scientifiche dimostrano che essi non sono necessari per un bambino in crescita che segua una dieta vegana ben bilanciata e con un’integrazione di vitamina B12.

Che sia crudo o no, il consumo di latte vaccino è correlato a una serie di problemi, e numerose prove mostrano come i latticini siano tra i responsabili dell’incidenza del diabete e di alcune malattie auto-immuni. Per maggiori informazioni, leggi [in inglese]: http://www.nealhendrickson.com/mcdougall/020700puthepancreas.htm

Personalmente, non includerei latticini nella dieta dei miei figli e non vedo ragione per farlo, anche se mi rendo conto che qualche concessione occasionale sia difficile da evitare al giorno d’oggi. Tuttavia, se il resto della dieta è puro e ottimizzato per i bisogni umani, i bambini creceranno sani e senza problemi di salute a lungo termine (che un uso regolare di latticini può comportare).

Certamente i bambini possono ottenere tutti i nutrienti di cui necessitano da cibi vegetali, latte materno e alcuni integratori selezionati.

 

Conclusioni

Avendo spiegato le ragioni per cui non ritengo adeguata per i bambini una dieta esclusivamente crudista, che dieta darei quindi ai miei figli?

1)  Una dieta basata su frutta e verdura, ma affiancata da cibi amidacei cotti come patate, patate dolci, ecc.

2) Includerei l’uso di alcuni legumi cotti.

3) Includerei l’uso di alcuni cereali integrali, in particolare quelli privi di glutine come riso integrale, quinoa e miglio.

4) Includerei vari tipi di verdure cotte, specialmente quelle verdi.

5) Includerei noci, semi e avocado. Credo che la percentuale di grassi nella dieta dovrebbe essere più alta rispetto a quella di un adulto (che è del 10-15% max), ma non sono sicuro di quale dovrebbe essere il suo valore. Sicuramente molto inferiore alla percentuale di grassi a cui si arriverebbe con una dieta puramente crudista (a volte oltre il 50% delle calorie totali).

6) Includerei un supplemento di vitamina B12.

 

In sostanza, sto parlando di una dieta a base di cibi vegetali, integri e salutari, con pochi prodotti raffinati e molta frutta e verdura. Questo è ciò che ritengo salutare per un bambino.

Alcune persone diranno: ma i cibi cotti e specialmente i cereali fanno male… perché vuoi dare a tuoi bambini dei cibi morti e distrutti dalla cottura?

Mi dispiace, ma pur ritenendo che la dieta crudista possa fare meraviglie per gli adulti, principalmente perché è una dieta molto purificante che esclude quasi del tutto i cibi dannosi per l’uomo, dopo 15 anni di esperienza sul campo ho constatato che un sacco di teorie crudiste non reggono all’esame di ricerche e controlli onesti.

Se fai attenzione a tutti i fattori nutrizionali di cui ho parlato in questo articolo (e ad alcuni altri che per ragioni di spazio non ho affrontato qui), potresti mettere a punto una dieta vegana crudista che contenga tutti gli elementi di cui un bimbo ha bisogno. Ma risulterebbe piuttosto complicato e poco pratico. Una buona dieta vegana, anche se non completamente crudista, ti permetterebbe di fare altrettanto in modo molto più semplice.

Naturalmente, questo è quello che farei io, sulla base di molti anni di riflessioni sull’argomento, di ricerche scientifiche e di personale esperienza con famiglie vegane e crudiste.

Mi farebbe piacere conoscere l’opinione e l’esperienza dei miei lettori a riguardo.

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