di Frederic Patenaude
Il principiante che si affaccia al mondo della salute naturale spesso è confuso dalla miriade di differenti filosofie dietetiche esistenti, ognuna delle quali sembra contraddire l’altra.
Ogni anno sentiamo parlare di una nuova dieta che va ad aggiungersi alla lista infinita di quelle già esistenti: la dieta mediterranea, la dieta Atkins, la dieta dei gruppi sanguigni, quella macrobiotica e molte altre ormai da tempo dimenticate.
Quando qualcuno si interessa al crudismo, sembra che la confusione aumenti ulteriormente! Nell’ambito di questa piccola nicchia del mercato della salute naturale, nessuno è riuscito a mettersi d’accordo su cosa sia davvero la dieta crudista.
Ad esempio, c’è il programma Ippocrate, che propone una dieta principalmente a base di germogli, verdure e piccolissime quantità di frutta. C’è la dieta arcobaleno, che elimina la frutta per un po’ focalizzandosi su verdure, alghe, spirulina e altri cibi “verdi”.
Poi ci sono coloro che promuovono una dieta che include molti “super-cibi” come olio di cocco, cacao crudo, polvere di maca e altri simili ingredienti esotici.
C’è anche la dieta istintivora, che raccomanda di mangiare cibi crudi, rigorosamente al naturale (non frullati, estratti, sminuzzati, ecc.), includendo anche cibi come carne e pesce crudo.
Alcuni crudisti consumano latticini crudi, convinti che, per stare bene, abbiamo bisogno di includere nella nostra dieta alcuni cibi di origine animale.
Poi ci sono coloro che consigliano una dieta a base di frutta, e alcuni altri che la raccomandano come cibo esclusivo.
C’è l’igienismo naturale, che consiglia di mangiare cibi al naturale e di evitare cibi irritanti come aglio, peperoncino, spezie e sale.
Poi, ovviamente, ci sono quelli che non prendono alcuna posizione e suggeriscono alle persone di scoprire “ciò che funziona meglio per loro”.
Così al principiante, di fronte a tutte queste diverse filosofie dietetiche, non resta che domandarsi chi ha ragione e chi ha torto. Sembra che scegliere la dieta “giusta” sia un compito talmente insormontabile, da far pensare che la cosa migliore sia provare un po’ di tutto.
Secondo la mia esperienza, questa strategia provoca molta frustrazione, se non il fallimento completo. E’ quello che ho fatto per molti anni, provando un po’ di ciascun approccio crudista nella speranza di mettere assieme un mio programma personale. Questo fino a che non ho realizzato che in realtà non esistono così tante opzioni. Le varie filosofie si danno nomi differenti ma sostanzialmente promuovono la stessa cosa.
Prima di esaminare le diverse diete crudiste, diamo un’occhiata alle altre diete popolari esistenti. E’ normale domandarsi: tra tutte queste possibilità, qual è quella giusta?
Il modello medico
Per oltre 150 anni, il modello dietetico medico ha raccomandato una dieta ad alto contenuto di grassi e proteine, e a basso contenuto di carboidrati. Tale approccio cominciò a divenire popolare nel 1860, quando il londinese William Banting perse 23 kg con una dieta ad alto contenuto di proteine a base di carne magra essiccata, uova alla coque e verdure. Egli scrisse un libro nel 1864 intitolato “Letters on Corpulence”, che divenne subito un best-seller.
Nel 1880, quello di Banting era il programma di dimagrimento che andava per la maggiore. Un po’ più tardi, un altro medico di nome James Salisbury cominciò a promuovere una dieta a base di acqua calda e polpette di carne macinata (la famosa Salisbury steak) per la salute e il dimagrimento.
Quando il dr. Atkins scrisse il suo “Diet Revolution” nel 1972, non inventò nulla di nuovo. Continuò semplicemente a promuovere il modello medico per perdere peso, basato sulla restrizione calorica nell’ambito di una dieta ad alto contenuto di grassi e di proteine.
Da allora, la maggior parte delle diete consiste in una variazione sullo stesso tema, con un grado diverso di restrizioni e nuovi espedienti. La dieta “zona”, la dieta south beach e perfino la dieta dei gruppi sanguigni sono semplicemente variazioni del modello dietetico medico.
Coloro che hanno messo in discussione questo modello hanno sempre raccomandato una dieta a basso contenuto di grassi: i loro libri non vanno così di moda come quelli delle altre correnti che ho menzionato, ma il loro programma si basa su prove più consistenti.
Tra i sostenitori della dieta a basso contenuto di grassi c’è il dr. Dean Ornish. Il dr. Ornish fu il primo a dimostrare con estese ricerche che le patologie coronariche possono essere fatte regredire cambiando dieta e stile di vita, e adottando una dieta vegetariana a basso contenuto di grassi.
Un altro sostenitore di questo approccio è il dr. McDougall, che da decenni consiglia una dieta povera di grassi con risultati ben documentati (http://www.drmcdougall.com/).
In questo campo troviamo anche T. Colin Campbell, che ha condotto il famoso China Study: lo studio nutrizionale più completo che sia stato fatto. Abbiamo anche molti altri medici vegetariani e vegani che hanno scritto libri e condotto le loro ricerche, come il dr. Klaper, il dr. Neal Barnard, il dr. Joel Fuhrman, e molti altri.
Se guardiamo a tutte queste ricerche, andando oltre le piccole differenze e i dettagli, possiamo osservare il seguente quadro.
C’è il modello medico, promosso attraverso le “ricerche” di cui sentiamo parlare nei giornali, nelle riviste popolari e nei centri fitness. Questo modello solitamente raccomanda una dieta ad alto contenuto di grassi e di proteine, e la restrizione calorica, o una variazione sul tema.
Poi c’è il modello “alternativo”, che viene promosso da vari dottori e seri ricercatori ed è sostenuto da un’estesa quantità di dati. Questo modello raccomanda una dieta vegetariana, a basso contenuto di grassi e a base vegetale.
Focus sul crudo
Al neofita potrebbe sembrare che, nell’ambiente crudista, ci siano molte differenti opzioni disponibili, dando luogo a una certa confusione.
Dando un’occhiata più da vicino alle diverse diete crudiste che vengono promosse, tuttavia, possiamo scoprire che sostanzialmente le opzioni sono 2, con alcune varianti più sfumate nel mezzo.
1 – *La dieta crudista ad alto contenuto di grassi*. Questo approccio generalmente promuove una dieta a base vegetale. Anche se i suoi sostenitori non amano dirlo, si tratta anche di una dieta con un altissimo contenuto di grassi.
2 – *La dieta crudista a base di frutta*. Questo approccio riconosce i problemi che derivano dal consumare grandi quantità di grassi, anche se provenienti da fonti naturali come avocado, frutta a guscio, semi, ecc. Come fonte principale di calorie, questo approccio consiglia la frutta, anziché i grassi.
In una dieta crudista i cibi che forniscono calorie sono essenzialmente due: frutta e cibi grassi.
La frutta è la sola vera fonte di carboidrati nella dieta crudista. Zuccheri complessi come pane, pasta, patate, ecc. generalmente vengono evitati. Anche se alcune verdure contengono carboidrati, non possono essere considerate una fonte significativa. Contengono inoltre così poche calorie che sarebbe impossibile mangiarne abbastanza da soddisfare i propri fabbisogni. Per ottenere 2000 calorie, dovresti mangiare circa 50 cespi di lattuga, o più di 75 carote crude. Semplicemente non è possibile.
L’alternativa è mangiare cibi grassi come avocado, olio d’oliva, noci e semi. Quando un crudista sconsiglia di mangiare molta frutta, allora automaticamente consiglia una dieta ad alto contenuto di grassi. Semplicemente non esistono altre possibilità!
Da che parte stai?
Una volta compreso che tutti questi approcci dietetici possono essere ricondotti essenzialmente a due, devi decidere da che parte stare.
Quale approccio crudista vuoi seguire? La dieta ad alto contenuto di grassi, o ad alto contenuto di frutta?
Secondo la mia esperienza, cercare di trovare una via di mezzo è un’impresa frustrante. Le ragioni sono scientifiche. Mi spiego meglio.
In una dieta ad altro contenuto di grassi, la sensibilità insulinica viene notevolmente ridotta, il che significa che gli zuccheri semplici non arrivano a destinazione (le cellule) così velocemente. Quando una persona che segue una dieta ricca di grassi mangia molta frutta (zuccheri), spesso accusa sintomi di ipoglicemia, candida, problemi di concentrazione e altri ancora.
L’equazione è: dieta ricca di grassi + frutta = disastro.
In una dieta a basso contenuto di grassi, tutti questi sintomi scompaiono, anche se si consuma molta frutta. L’insulina lavora efficientemente per trasportare gli zuccheri semplici alle cellule. La concentrazione migliora e la glicemia è stabile.
Questi risultati sono perfettamente congruenti con tutte le ricerche svolte dai vari medici menzionati sopra, che promuovono una dieta povera di grassi. Cercare di mescolare i due approcci può essere disastroso.
Perché non sceglierne uno e portarlo avanti davvero?
Tempo di scegliere
Se intendi seguire una dieta crudista, devi scegliere tra una dieta ad alto contenuto di frutta e una dieta ad alto contenuto di grassi. La scelta sta a te, ma non prendere questa decisione alla leggera.
Per quanto mi riguarda, la risposta è ovvia. La dieta povera di grassi è quella che ha più senso, è più facile da seguire, e quella più gratificante in termini di risultati per la salute e di livelli energetici, oltre che quella più congruente con le ricerche scientifiche più aggiornate.
Per me, la dieta ad alto contenuto di grassi è solo una variazione del modello dietetico medico. Non ha senso e non dà i risultati che ci aspetteremmo da un programma che funziona.
Perciò, è tempo di decidere… da che parte stai?
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.
Ciao vorrei conoscervi di persona sono crudista da anni e ho visduto in asia. Al momento nn lavoro. È possibile farvi visita? Un abbraccio Roberta
Ciao Roberta,
piacere di conoscerti. Io vivo in camper, ero in Galles e al momento sono in viaggio verso la svizzera. Laura in campagna nel nord est Italia, col suo compagno e i suoi (a breve 2) figli. Non sarà facile incontrarci, ma non lo escludiamo. C’erano in progetto degli incontri dal vivo, ma al momento è tutto in pausa.
A presto!
Marco
Salve e complimenti per l’articolo! Io ultimamente ho iniziato una dieta a base di sola frutta e verdura concedendomi peró un alimento “diverso” a pranzo ed uno a cena ( ad esempio un uovo a pranzo ed una fettina di soia a cena, mai carne, pesce o pane ), e due pasti “normali” nel fine settimana. Facendo moderata attività fisica per 3 volte alla settimana sto perdendo circa un chilo ogni 7 giorni da quasi due mesi ma la mia domanda è: Come reagisce l’insulina a questa dieta? Perché prima di diventare vegetariano ho seguito per molti anni una zona di mantenimento che comunque non funzionava male, e vorrei sapere cosa ne pensa il mio corpo! Grazie mille
Ciao Flavio,
se i livelli di grassi assunti rimangono bassi, dopo un periodo di assestamento non avrai picchi di insulina. Se vuoi approfondire qui trovi alcuni spunti:
https://crudoesalute.com/la-polemica-sulla-frutta/
Marco
Buongiorno.
Io seguo una dieta ricca di frutta e verdure. Spesso fino a cena mangio solo frullati verdi. A cena però sento sempre la necessità di un piatto cotto e alterno patate, patate dolci, verdure cotte, cereali e raramente legumi. Non aggiungo mai olio, qualche volta mangio avocado. Nessun’altro grasso. Volevo chiedere in tal senso se i grassi assunti sono sufficienti e come faccio a regolarmi con le quantità. 100gr di avocado ogni 3 giorni? un avcado al giorno?
Inoltre, è fondamentale aggiungere qualche grasso come l’avocado ogni giorno?
Buongiorno Francesco,
se mangi sufficientemente da coprire il fabbisogno calorico, è molto difficile avere carenze di grassi poiché si trovano anche in frutta e verdura. Se vuoi puoi aggiungere noci o semi in piccole quantità ogni giorno (puoi aggiungerli al pasto cotto).
Non ci sono quantità precise, ognuno si regola in base al proprio fabbisogno. Col tempo e ascoltando il tuo corpo vedrai che appena superi la quantità di grassi necessaria te ne accorgi subito.
Influenza molto anche l’attività fisica svolta. Inizialmente comunque puoi usare un calcolatore online di calorie, tipo https://cronometer.com per renderti conto delle percentuali. Un regime 80-10-10 indicativo è un buon inizio per avere una direzione, ma puoi variare a seconda delle necessità.
Nel libro Raw Secrets trovi vari approfondimenti in proposito.
Spero di averti risposto.
Un caro saluto,
Marco
e che cosa ne pensi dei melisti?
grazie mille
Ciao Emanuela,
personalmente non ho niente contro di loro, come non ho niente contro i brethariani o altre forme di nutrimento, ma realisticamente parlando non credo che sia una dieta adatta e attuabile al momento per la stragrande maggioranza delle persone.
Marco
Concordo con la dieta povera di grassi, con molta frutta e verdura, con l’aggiunta di legumi e cereali sotto varie forme (anche l’occhio vuole la sua parte no ?).
Io la sto provando da quasi 3 mesi e presto capirò se va bene per me e soprattutto per i problemi legati alla prostata.
Intanto posso dire di sentirmi bene fisicamente e non è poco.. Un caro saluto. R
Ottimo Roberto e sì, non è poco! Cereali e legumi possono aiutare molto a mantenere una dieta salutare, senza cadere nell’eccesso di grassi o proteine.
Marco