In Italia non è così diffuso come in altri paesi, ma una volta assaggiato in genere…scatena un’autentica passione! Tuttavia, la cucina thailandese può non essere così salutare come sembra: soprattutto al ristorante, può essere sovraccarico di olio, sale e zucchero. Ecco una piccola guida al cibo Thai salutare, arricchita dalla fresca esperienza di Marco a Chang Mai.
Una volta assaggiato…come non amarlo? Tuttavia, se lo analizziamo, il cibo Thai può anche non essere esattamente un toccasana.
In Thailandia, il cibo è onnipresente…e per fortuna, anche la frutta! Ovunque è possibile trovare venditori ambulanti di frutta con i loro carretti carichi di ananas, anguria, papaya e innumerevoli altre varietà di frutta fresca già tagliata e pronta da mangiare.
Tuttavia, i cibi Thai più conosciuti nel mondo sono quelli proposti dai ristoranti thailandesi… che pur essendo diversi tra loro per qualità e autenticità, propongono in genere una serie di “classici” e pietanze abbastanza simili tra loro.
Perciò, se oltre al gusto hai a cuore anche la tua salute, ecco quello che potresti ordinare in uno di questi ristoranti.
Cosa ordinare in un ristorante thailandese
Al top delle pietanze salutari thailandesi classiche c’è l’insalata di papaya: a base di papaya verde, pomodori, fagiolini e qualche condimento – tra cui in genere anche salsa di pesce – che si può chiedere di escludere o di ricevere a parte.
Solitamente è molto piccante, ma è possibile chiederne una variante meno intensa a seconda del proprio gusto. Tradizionalmente viene servita assieme a un contorno di “sticky rice” (riso “colloso”, o riso dolce)… perché non provare?
Anche le zuppe, come la famosa Tom Yum, generalmente sono salutari, tuttavia possono essere molto salate. Il loro sapore è straordinario, ma se desideri tenere sotto controllo le calorie (e i grassi), cerca di evitare quelle a base di latte di cocco.
I curry sono molto popolari, ma sono anche tra i piatti più sostanziosi e grassi del menu, date le generose quantità di latte di cocco e olio con cui vengono preparati.
Non tutti i curry, però, contengono il latte di cocco: ne esistono diverse varietà, tra cui alcune più leggere che non prevedono l’uso di questo ingrediente. Fuori dalla Thailandia, è possibile assaggiare questo tipo di curry nei ristoranti più tradizionali e autentici.
I piatti a base di noodles, in genere, sono tra le alternative peggiori. Nella loro preparazione viene usato molto, molto olio per cui risultano decisamente carichi di grassi.
Nella maggior parte dei ristoranti thai solitamente è possibile trovare dei piatti a base di verdure conditi con salse leggere e accompagnati da un piatto di riso bianco.
Da evitare gli involtini imperiali: sono fritti. Un’ottima scelta, invece, è costituita dagli involtini “estivi” (quando disponibili): avvolti in fogli di riso, sono ripieni di verdure fresche.
Come puoi vedere, la cucina thailandese offre diverse possibilità di concedersi qualcosa di sfizioso tenendo d’occhio anche la salute: è importante, però, anche in questo ambito, saper scegliere bene.
E’ possibile mantenere una dieta tendenzialmente crudista (con un’alta percentuale di cibi crudi) godendo al contempo dei vantaggi sociali di qualche pietanza cotta salutare.
Si tratta di un approccio flessibile che, a nostro avviso, può funzionare bene nel mondo reale e consentirci di trarre grandi vantaggi dal crudismo senza farsi mancare il piacere di alcune occasioni sociali, viaggi ed esperienze non strettamente crudiste.
Continueremo ad approfondire questo approccio con altri articoli e nuovi libri in traduzione!
Aggiornamento da Chiang Mai
di Marco
Ecco perché considerare la Thailandia come meta turistica se sei crudista, vegano o comunque mangi grandi quantità di frutta e verdura.
E’ la seconda volta che viaggio in Thailandia e non mi sono ancora stancato di questo paese. Di solito cerco di evitare le mete molto turistiche ma in questo caso faccio volentieri eccezione.
Se non ti interessano le spiagge affollate del sud o il caos di Bangkok e Phuket, il nord della Thailandia è probabilmente ciò che cerchi. In particolare Chiang Mai, dove ho trascorso circa 10 giorni in occasione del Thai Fruit Festival organizzato dal team RT4 di Durian Rider e Freelee the Banana Girl.

Gac Fruit al mercato di Chiang Mai
Chiang Mai è una delle città più grandi a nord della Thailandia, situata in un’area particolarmente fertile, adatta alla coltivazione di innumerevoli quantità di frutta e verdura. A Chiang Mai ho visto uno dei mercati della frutta più grandi di tutta l’Asia e di conseguenza immagino anche del Mondo.
Qui puoi trovare frutta esotica tutto l’anno, di alta qualità (la migliore che abbia mai assaggiato) a prezzi più che ragionevoli. In base alle stagioni la frutta cambia e i prezzi oscillano molto, ma in generale puoi trovare tutto l’anno vari tipi di mango (compreso il famoso mango giallo thailandese), ananas dolcissime, papaia, agrumi vari, cocomeri e meloni etc…
In stagione inoltre si trovano varietà di frutta difficili da reperire in Italia. Parlo di durian (la Thailandia è il più grande produttore di durian al mondo), mangostani, rambutan, jackfruit, litchi, passion fruit, longan e tanta altra frutta deliziosa che non ho mai visto altrove.
Ecco un video direttamente da Chiang Mai
Ed ccco per farti un’idea i prezzi della frutta al Muang Mai Market di Chiang Mai
Al cambio attuale 1 € = 38 Bath
- Mango: 25-40 bath al kilo
- Papaya: 20-40 bath al kilo
- Mangostano: 40-60 bath al kilo
- Rambutan: 20-40 bath al kilo
- Ananas: 15-30 bath al kilo
- Durian varietà Monthong: 40-100 bath al kilo
- Noce di cocco verde: 20-25 bath l’una.
Raw Till Four Thai Festival
Questo Vegan festival è un’occasione da non perdere se stai cercando motivazione e spirito di gruppo per mettere in pratica una routine giornaliera salutare, con tanta attività fisica e innumerevole quantità di frutta.
E’ un evento gratuito che si svolge ogni anno per una ventina di giorni qui a Chiang Mai, di solito in occasione della stagione del durian che ha inizio a Giugno. Centinaia di appassionati di frutta da tutto il mondo si ritrovano a Chiang Mai per condividere esperienze, storie e attività in un’atmosfera amichevole e giocosa.

Con FreeLee al Thai Fruit Festival
Ho partecipato per circa una settimana aderendo ad alcune delle attività proposte e ho conosciuto persone molto interessanti e attente alla salute e al benessere. Durian Rider e Freelee sono molto preparati in materia di Veganismo a basso contenuto di grassi e attività fisica e ogni giorno rispondono alle domande dei partecipanti in un parco della città.
Chiang Mai è una città particolarmente favorevole al ciclismo. Il traffico è presente e costante, ma piuttosto calmo e prevedibile. Non sono appassionato di ciclismo, ma senza dubbio è una delle grandi città del sud-est asiatico più sicure per chi ha deciso di spostarsi in bici. Ogni mattina alle 7.00 Durian Rider e Freelee con un gruppo di altri riders vanno e tornano da Doi Suthep, la montagna qui vicina, che ospita un famoso tempio buddista.
Trattandosi di un evento gratuito non aspettarti organizzazione. Gli eventi sono visualizzabili sulla pagina facebook del gruppo e ognuno può crearne di nuovi, in base alle preferenze/attitudini e volontà del gruppo. In genere si tratta di escursioni alle cascate, visite al santuario degli elefanti e tuffi dal gran canyon. Non mancano ovviamente le attività sportive e ricreative, le danze serali e le visite agli innumerevoli ristoranti vegan della città.
Credo di non aver mai visto tanti ristoranti vegani/vegetariani e la maggior parte di ottima qualità a prezzi thai (200 bath per una cena, circa 5 €).
Riassumendo dunque ecco i vantaggi di Chiang Mai:
- Frutta economica meravigliosa
- Costo della vita in generale piuttosto basso
- Alberghi e appartamenti di qualità
- Immersa nel verde, a due passi da jungla e torrenti
- A 20 € di volo di distanza dalle spiagge del sud
- Internet ad alta velocità
- Enorme comunità di stranieri che vive qui (la maggior parte lavora su internet)
Ecco invece alcuni svantaggi:
- Inquinamento in città per via del traffico (Inoltre 2-3 mesi l’anno bruciano di tutto e l’aria è pesante)
- La lingua. Non tutti parlano inglese e non è sempre facile intendersi.
- Clima estivo molto caldo e umido, ma ci si abitua.
- Altri che in soli 10 giorni non ho avuto modo di scoprire.
Consiglio dunque Chiang Mai e in generale la Thailandia come meta per crudisti e vegani, sia per le vacanze sia come possibile espatrio. Spero di incontrarti l’anno prossimo al Thai Fruit Festival :).
E tu sei stato in Thailandia? Che cosa ti è piaciuto di più e cosa invece no? Lascia un commento!
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.
No Marco non sono crudista al 100%, la sera x cena 3/4 volte la settimana mangio o patate o verdure cotte o ogni tanto legumi..il problema e’ proprio quello che sottolinei tu..anche se il cibo di partenza è salutare quasi sempre la preparazione lo guasta vuoi x l’uso massiccio di sale e olio o per cotture intensive ( e successivi riscaldamenti!!) e via dicendo..ultimamente ho selezionato uno o due posti dove ho la possibilità di concordare in anticipo il menù riducendo così al minimo le variabili incognite ?.. Mi chiedevo perciò come tu riuscissi a combinare il tuo stile alimentare con anche i tuoi viaggi all’estero dove anche la differenza di lingua incide non poco..
Semplice, cerco di viaggiare nei posti dove la frutta non manca mai, evito i ristoranti, ma se necessario imparo i termini di sopravvivenza (vegan, no sale, no olio) e mi preparo prima.
Alla fine, visto che a casa mangeresti sempre meglio, impari la dote della pazienza e della trascendenza del corpo (quando ti servono un brodo di pollo al posto della zuppa di verdure :)).
Ciao Marco volevo chiederti al di là della tua escursione tailandese come te la cavi con il mangiare fuori casa? Accetti dei compromessi? E di che tipo?? Personalmente ho potuto constatare che anche quando riesci ad individuare il posto dove possono servirti il cibo giusto x te la preparazione lascia molto a desiderare vuoi x l’uso massiccio di oli, sale sia x la stessa qualità dell’alimento in questione..non parliamo poi delle quantità!! Anche quando specifico di volere insalate giganti mi si presentano con piattini miseri..mi piacerebbe conoscere le tue esperienze in merito non solo nei viaggi all’estero.
Ciao Gennaro,
in genere mangio raramente fuori casa, ma se parliamo di ristoranti italiani il compromesso è necessario.
Se sei crudista al 100% puoi sempre ordinare della frutta e appunto una grossa insalata. Meglio ancora se parti “preparato” con un mega frullato verde nello stomaco :-).
Capisco però che spesso non è possibile programmare o si ha voglia di cibo più sostanzioso, quindi se non hai particolari problemi col cotto puoi ordinare un piatto a basso contenuto di grassi, ma che sia calorico e soddisfacente.
Sconsiglio i risotti che sono cucinati con burro e formaggio, ma piuttosto un piatto di gnocchi di patate con semplice salsa di pomodoro è un buon compromesso. Eventualmente della semplice pasta è un’altra opzione accettabile.
In pizzeria una “marinara” è l’opzione più salutare, ma chiedi di non aggiungere olio sopra e spera che l’impasto sia fatto a dovere.
Sconsiglio anche le zuppe che di solito sono ricche di grassi e sale. In caso ordina contorni di legumi o verdure, ma fai sempre attenzione ai grassi e al contenuto di sale.
Insomma in Italia non è impossibile mangiare “sano” anche nei ristoranti tradizionali, basta solo un po’ di preparazione iniziale e appunto accettare il compromesso.
Marco