Di Frederic Patenaude

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Per anni sono stato abbonato ad alcune riviste come International Living e Live and Invest Overseas, inerenti il vivere e il trasferirsi all’estero.

Ho appena 41 anni, ma questo argomento mi interessa da molto tempo, dato che ho sempre sentito un forte desiderio di esplorare e vivere in altri paesi.

Se ti stai avvicinando all’età della pensione, potresti aver considerato la possibilità di ritirarti all’estero e perfino esserti iscritto a newsletter o riviste sull’argomento.

E’ una possibilità allettante, ma tra le persone che lo hanno fatto poche sono disposte a parlare degli aspetti negativi di questa scelta.

International Living e altre pubblicazioni del genere dipingono un’immagine molto positiva del ritirarsi all’estero perché è proprio quello che vendono! Spingendo a partecipare ai loro eventi dal vivo, che costano migliaia di dollari.

Molte persone si trasferiscono senza rendersi conto di ciò a cui vanno incontro. Molti si ritrovano scottati e disillusi. Finendo, nei casi migliori, per tornare a casa dopo qualche anno. Oppure, nei casi peggiori, per dover affrontare un fallimento finanziario, magari costretti a rimanere in un paese perché semplicemente non possono permettersi di tornare a casa, anche se lo vorrebbero.

Ho incontrato molte persone che mi hanno raccontato la propria esperienza e la storia del proprio trasferimento. Spesso non è piacevole. Alcolismo. Alienazione. Truffe. Solitudine. Tassi di crimine sottovalutati. Isolamento.

Sono i lati oscuri del trasferirsi in un paradiso.

 

Il problema principale di trasferirsi all’estero

Il problema più grande con riviste come International Living è che convincono molte persone dei benefici della vita all’estero senza descrivere del tutto onestamente la realtà delle cose.

Quella che danno è un’immagine da cartolina, e molte persone che nella propria vita non hanno viaggiato e non si sono avventurate molto all’estero si convincono a provare.

Finiscono per trasferirsi senza aver mai vissuto all’estero, scoprendo la verità nel modo più duro, attraverso l’esperienza personale. E quando si rendono conto che le cose non sono come se le aspettavano, sono troppo coinvolte nel nuovo progetto per tornare indietro facilmente. Molti acquistano delle proprietà dopo aver passato appena qualche settimana nel nuovo paese!

Una volta a Panama, a un seminario sull’argomento, incontrai una coppia che aveva acquistato un condominio, semplicemente dopo essere stata lì alcune volte in vacanza, per non più di qualche settimana in tutto!

Passiamo ora in rassegna le ragioni per cui ritirarsi all’estero potrebbe non essere la scelta giusta per la maggior parte delle persone.

 

Barriera linguistico-culturale

Siamo onesti: probabilmente non imparerai la lingua locale. Dici che lo farai, ma molto probabilmente non sarà così.

Di rado ho incontrato qualcuno che abbia imparato a parlare in modo sufficientemente fluido una lingua straniera dopo i 40 o 50 anni d’età. E’ raro anche dopo i 30.

Di sicuro, sarai in grado di imparare abbastanza per sopravvivere nel paese, comprare generi alimentari, salutare i tuoi vicini e perfino fare un po’ di conversazione con gli autisti dei taxi, le donne di servizio e altre persone con cui interagirai.

Ma non ne saprai abbastanza da leggere i quotidiani locali, guardare la Tv, o partecipare a discussioni più complesse con le persone. In altre parole, non farai mai pienamente parte della società. Sarai un espatriato che vive nel proprio mondo.

Non fraintendermi: penso che sia possibile imparare una nuova lingua in qualsiasi momento della vita. Ma è un impegno per cui la grande maggioranza delle persone non ha sufficiente determinazione.

In vita mia ho studiato diverse lingue straniere fino a un livello intermedio o avanzato (tedesco, italiano, spagnolo e portoghese), ma l’ho fatto prima dei 25 anni (ed ero abbastanza fortunato da essere già più o meno bilingue, per quanto riguarda il francese e l’inglese). Non sono sicuro che ce l’avrei fatta a 50 anni.

Meglio essere onesti che ottimisti. Se non hai mai imparato prima una lingua straniera, è meglio considerare la barriera linguistica come un problema.

 

Differenze culturali

Le barriere linguistiche sono una cosa, ma sono niente a confronto con le barriere culturali. Le sottili differenze di atteggiamenti e comportamento di ciascuna cultura sono vaste e ci vuole una vita per padroneggiarle. Quando viaggiamo tendiamo a non vederle. E’ solo dopo aver vissuto a lungo in un altro paese che queste differenze diventano evidenti.

Il loro impatto è significativo. Le barriere linguistiche e culturali ci fanno sentire come uno straniero in terra straniera. Per alcuni, questo è positivo ed eccitante. Ma per i più, è stancante e frustrante.

 

Ritmi di vita

Puoi chiamarlo un “differente ritmo di vita”, ma in sostanza ti sembrerà che molte cose non vengano fatte molto bene nel tuo nuovo paese.

Molte cose, dall’ottenere una connessione internet decente alle commissioni quotidiane in banca, possono essere frustranti a causa della burocrazia e dell’inefficienza.

 

Costo della vita

Le riviste sul “trasferirsi all’estero” enfatizzano questo aspetto, che infatti è tra le motivazioni primarie di chi fa questa scelta.

Ad esempio, International Living stima che vivere in Ecuador costi circa 1500$ al mese per una coppia con uno stile di vita “molto confortevole”, inclusa un’assicurazione sanitaria.

Negli Stati Uniti una cifre simile è considerata al di sotto della soglia di povertà.

E’ vero che puoi vivere all’estero spendendo meno, ma rinunciando a cose che forse hai difficoltà a lasciare.

Devi vivere come la gente locale. Comprare prodotti locali. Rinunciare a molte comodità che la maggior parte degli occidentali dà per scontate. Di nuovo, è facile dire che sarai in grado di farlo, ma se non l’hai mai fatto in vita tua, non puoi essere sicuro di riuscirci quando sarai in pensione.

La mia amica Natasha St.Michael, che ha vissuto a Bali per molti anni e ora sta mettendo su famiglia lì, mi dice che vivere lì da straniera costa più o meno lo stesso che vivere in Usa o in Canada. Perché? Perché vorrai qualche comfort e comodità in più, e ti concederai qualche viaggio per goderti la tua vita all’estero.

Ad esempio, quando passavo gli inverni in Costa Rica, prendevo in affitto un appartamento che mi costava 375$ al mese. Per pagare così poco, però, stavo in un quartiere tipicamente costaricano in una città non turistica. Era un buon affare, e l’appartamento era abbastanza confortevole per gli standard locali. Ma c’era una cosa a cui non riuscivo ad abituarmi: il livello di rumore a cui i costaricani sono abituati. Parlo di cani che abbaiavano tutta la notte, galli che annunciavano “il nuovo giorno” a qualsiasi ora del giorno e della notte, vicini con radio a tutto volume, macchine con altoparlanti che passavano per la strada pubblicizzando qualche prodotto (questo è comune in America Latina). Tutto quel rumore mi faceva impazzire, e anche dopo anni, non riuscivo ad abituarmici.

Alla fine, quando andai in Costa Rica per sei mesi con la mia ex-moglie, affittammo una casa più grande in un posto più tranquillo, da dove potessimo raggiungere più facilmente il lavoro. Ci costava 1200$ al mese. Non male, ma è un prezzo simile a quelli che si trovano in molte piccole città del Nord America.

I generi alimentari solitamente sono molto più economici nei paesi in via di sviluppo, ma molti altri prodotti sono difficili da trovare. Finirai spesso per ordinare molte cose online, pagando caro il trasporto e le tasse doganali. Non conterei troppo sul fatto di risparmiare trasferendoti all’estero, a meno che tu non sia disposto a fare dei sacrifici.

 

Distanza dalla famiglia e dagli amici

Dirai che tornerai a casa una volta l’anno per far visita ad amici e parenti, e che li inviterai a venire a trovarti. Alcuni verranno. Ma la maggior parte no. E quelli che lo faranno, non lo faranno spesso. Dovrai tornare a casa per vedere tutti, ma sarà molto costoso.

Skype è una bella invenzione per rimanere in contatto, ma non sostituisce l’interazione di persona.

Se ti ritiri all’estero, devi mettere in conto che perderai il contatto regolare con i tuoi amici e la tua famiglia. Se questo è importante per te, pensa bene agli effetti che potrebbe avere su di te un trasferimento in un altro paese. Non razionalizzare su questo argomento!

 

Promesse esagerate

Le pubblicazioni sul vivere all’estero fanno promesse eccessive su ciò che i singoli paesi hanno da offrire. La mia esperienza e quella di molti altri dice qualcosa di diverso.

Servizi sanitari. E’ vero che i costi per i servizi sanitari sono molto più bassi. Ma questo non significa che la qualità sia la stessa. Devi vagliare attentamente i servizi offerti dalle cliniche e dagli ospedali all’estero. Per la maggio parte delle persone saranno sufficienti. Ma nel caso ti trovi ad avere qualche problema complesso probabilmente il livello dei servizi in diversi paesi non sarà adeguato, specialmente in località remote.

Sicurezza. Su questo argomento è meglio parlare coi locali, piuttosto che con gli espatriati, che spesso sottovalutano il problema perché si rifiutano di vedere la realtà. Di sicuro, questo non è un problema in tutti i paesi, ma è un enorme problema in America Latina. Quando ho vissuto in Costa Rica, ho potuto conoscere il problema da dentro. Le statistiche sul crimine sono errate perché la maggior parte degli episodi non viene riportata alla polizia, che raramente può fare qualcosa. Le rapine sono molto comuni, e i criminali non hanno mezze misure.

Corruzione. Un indicatore di benessere di un paese è il suo livello di corruzione. La corruzione erode le fondamenta della democrazia e impedisce a paesi con grandi potenziali di salire di livello. Le nazioni con i minori livelli di corruzione (la Danimarca è la prima!) sono tra le più ricche e quelle che godono della miglior qualità di vita. I paesi con più corruzione sono i più poveri. La corruzione è dilagante nella maggior parte dell’America Latina. E’ difficile ottenere qualcosa senza venire truffati. Comprare degli immobili è problematico, e le truffe sono comuni. L’applicazione della legge è debole. Se qualcosa non va per il verso giusto, molto probabilmente non rivedrai più i tuoi soldi.

 

La magia col tempo svanisce

Quando scopri per la prima volta una nuova cultura, tutto è meraviglioso. Stai vivendo il primo stadio dello shock culturale chiamato “luna di miele”. Man mano che il tempo passa, però, entrerai in una nuova fase, che è il vero e proprio shock. Comincerai a realizzare tutte le differenze e le cose che ti infastidiscono della nuova cultura. Comincerai a renderti conto dell’entità delle difficoltà che non avevi considerato all’inizio. Comincerai a sentirti isolato. Ti mancherà casa tua. Potresti addirittura attraversare una depressione. Molti espatriati finiscono con l’avere problemi di alcool.

Lo shock culturale può portare a una positiva accettazione della nuova cultura. Ti acclimati, e comincia a piacerti la tua nuova vita. Oppure, può portare ad amarezza, depressione e rammarico. Allora desideri tornare a casa – se puoi farlo perché non hai investito tutto in questo progetto!

Lo shock culturale è qualcosa di reale, e il miglior modo per affrontarlo è esserne consapevoli e sapere che si verificherà. Non negarlo e preparati a viverlo. Ciò che sembra meraviglioso in un nuovo paese può velocemente trasformarsi in disgusto.

 

Un’opzione migliore?

Non fraintendermi, per favore: ritirarsi all’estero è un’opzione fantastica e può essere un cambiamento positivo, per il tipo giusto di persona. Se per tutta la vita sei stato avventuroso e hai vissuto all’estero per diversi anni, allora sarai più preparato per un simile cambiamento. Tuttavia, rimane comunque una buona idea non vincolarti e non comprare immobili a meno che tu non abbia già vissuto in quel paese per almeno cinque anni, passando almeno un anno sul posto in affitto prima di trasferirti.

Meglio prima provare, senza impegnarti e senza entrare nel complesso processo dei visti e del trasferimento, e senza vendere ciò che possiedi.

Scegliere il paese giusto è importante, come lo è non razionalizzare o sottovalutare qualsiasi problema che potrebbe infastidirti in futuro.

Un’opzione migliore, per la maggior parte delle persone, è rimanere dove si è, trovando il modo di viaggiare durante l’inverno per uno o più mesi. Il clima è un’altra grande ragione per trasferirsi all’estero.

Perciò, viaggiando durante l’inverno puoi ottenere il meglio da entrambi i mondi. Questo è ciò che io faccio attualmente, e che prevedo di fare anche in futuro!

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