Ti è mai capitato di soffrire di “jet-lag”?
Se hai fatto qualche lungo viaggio in aereo, sicuramente sì.
Si tratta di un malessere che si verifica quando si attraversano più fusi orari e che può provocare stanchezza e altri disturbi, dovuti alle difficoltà del corpo di adattarsi a una condizione innaturale.
In questo articolo Frederic ci parla della sua esperienza e di un sistema per superare meglio questo disturbo, aiutando il corpo ad adattarsi più velocemente (può servire anche in altre situazioni)… hai già indovinato quale?!
di Frederic Patenaude
Qualche anno fa mi recai in Islanda.
E’ un paese che mi ha sempre affascinato, sin da quando, da bambino, lessi “Viaggio al centro della terra” di Jules Verne.
Un’isola solitaria, abitata da vichinghi coraggiosi per più di mille anni.
Un territorio vulcanico, artico, desolato ma meraviglioso… l’isola si trova molto a nord, ma è più temperata di quello che potrebbe essere, grazie all’influenza dell’oceano.
Dappertutto ci sono sorgenti d’acqua calda e regna l’energia dei geyser. Si coltivano addirittura banane in serra, usando i geysers come fonte di energia!
In questa grande isola vivono solamente 300.000 persone. Reykjavik assomiglia più a un sobborgo allargato che a una grande città.
E crudisti, ce ne sono? Ne ho incontrato qualcuno! Nella capitale ci sono anche dei ristoranti vegetariani.
Ma torniamo al nostro argomento… in occasione di quel viaggio in Islanda, applicai un nuovo metodo per superare il jet-lag, e da allora continuo a usarlo con successo.
La mia tecnica per il jet-lag
Digiuna per 16 ore prima di arrivare a destinazione. In questo modo, il tuo corpo di adatta più rapidamente ai ritmi circadiani, e puoi superare più velocemente il jet-lag.
Studi recenti condotti su cavie mostrano che il cervello ha due “orologi” interni. C’è l’orologio attivato dalla luce, che determina il nostro ciclo di sonno e veglia, e un SECONDO orologio che registra gli orari dei pasti.
Viaggiare attraversando diversi fusi orari manda in tilt il primo orologio, provocando il jet lag. Digiunando per 16 ore, puoi resettare però il secondo orologio, quello della “fame”, impostandolo direttamente sul nuovo fuso orario.
L’idea è di evitare di mangiare sull’aereo e farlo solo una volta arrivato a destinazione.
In quel viaggio in Islanda, per esempio, non mangiai più nulla dopo le 2 del pomeriggio, a New York (4 ore indietro rispetto all’Islanda). Non cenai e non mangiai nulla durante il volo.
Qualche altro consiglio utile in viaggio
Cosa fa un crudista quando visita posti remoti come l’Islanda?
In quel viaggio portai con me molta frutta essiccata, e anche una scorta di mele e arance.
Generalmente, non mangio frutta essiccata, ma per i viaggi e le emergenze, faccio un’eccezione. Porto con me un thermos dove tengo in ammollo la frutta essiccata in acqua calda o tiepida. A volte vi aggiungo un po’ di cannella. E’ un’ottima colazione, ed è più confortante rispetto alla frutta fredda.
In Islanda si trova frutta, come in qualsiasi grande città del mondo. E’ costosa, ma è sempre un affare per la salute, se comparata ad altri cibi.
Solitamente porto con me anche alcuni condimenti, ad esempio dulse in polvere, nel caso voglia prepararmi un’insalata al volo. Non consumo regolarmente alghe, ma in viaggio può essere comodo avere minerali extra che potrebbero scarseggiare, data la scelta limitata di cibi.
Al posto degli avocado, mangio tre o quattro noci brasiliane al giorno, come grassi. Sono ricche di selenio e di altri minerali. E’ meglio non mangiarne troppe, però… tre noci brasiliane contengono già 100 calorie!
Naturalmente, è più facile mangiare crudo a casa, soprattutto durate la bella stagione, quando c’è frutta in abbondanza.
…
Ma è sempre possibile organizzarsi e non rinunciare a farlo nemmeno in viaggio. Anzi, il viaggio può essere una splendida occasione per regalare al nostro corpo e alla nostra mente una pausa. Attraverso il digiuno e qualche cibo “furbo”, possiamo fare anche di un lungo viaggio un’occasione di salute, anziché di malessere! Per iniziare la nostra permanenza nel migliore dei modi.
E tu, hai qualche esperienza di jet-lag o di dieta crudista in viaggio?
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Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di alimentazione da oltre 12 anni, applico e diffondo informazioni nel campo della salute naturale e dell’alimentazione a base vegetale a basso contenuto di grassi, ricca in cibi crudi. Scopri di più su di me.