
Uno dei miti diffusi dai crudisti è che siamo creature fruttariane. A riprova di ciò viene preso in considerazione lo scimpanzé con il quale l’essere umano condivide una notevole quantità di DNA.
L’idea è semplice: gli scimpanzé vivono di frutta pertanto anche noi possiamo farlo.
Per molti anni ho trascorso i miei inverni in Costa Rica dove ho avuto modo di osservare cosa mangiano le scimmie allo stato brado.
Quello che sempre mi ha lasciato perplesso è che ogni volta che osservavo i frutti di cui si nutrono queste scimmie, mi sembravano ben lontani dall’essere commestibili. Quando provavo a mangiarli, li trovavo alquanto ripugnanti. Pensa di provare a mangiare un cachi acerbo (e non il tipo che si può mangiare crudo!)
Allora dovremmo chiederci:
Che Tipo di Frutta Mangiano gli Scimpanzé?
Il professor Wrangham, nel suo libro L’intelligenza del fuoco, scrive:
“L’adattamento evolutivo alla cucina potrebbe anche spiegare perché gli esseri umani sembrano meno preparati a tollerare le tossine rispetto ad altre scimmie. Nella mia esperienza di campionamento di molti cibi selvatici mangiati da primati, quelli mangiati dagli scimpanzé selvatici risultavano migliori al gusto di altri cibi consumati da scimmie.
Nonostante ciò, alcuni dei frutti, dei semi e delle foglie che gli scimpanzé selezionano hanno un gusto così sgradevole che si possono a malapena inghiottire. I sapori sono forti e intensi, ottimi indicatori della presenza di composti non nutrizionali, molti dei quali possono essere tossici per l’essere umano ma presumibilmente molto meno per gli scimpanzé.
Si considerino le prugne del tipo Warburgia ugandensis, un albero famoso per la sua corteccia medicinale. I frutti di Warburgia contengono un composto speziato che ricorda l’olio di senape. Il sapore piccante rende anche un solo frutto incredibilmente sgradevole per gli esseri umani da ingerire. Ma gli scimpanzé possono mangiare un mucchio di questi frutti e poi cercarne spasmodicamente di più. Molti altri frutti nella dieta degli scimpanzé sono altrettanto sgradevoli per il palato umano. L’astringenza, la sensazione di essiccazione prodotta dai tannini e da pochi altri composti, è comune nei frutti consumati dagli scimpanzé”.
(…) L’astringenza è causata dalla presenza di tannini che si legano alle proteine e le fanno precipitare. Le nostre bocche sono normalmente lubrificate dalle mucoproteine della nostra saliva, ma poiché un’alta densità di tannini fa precipitare quelle proteine, le nostre lingue e le nostre bocche rimangono asciutte: da qui la sensazione di “peloso” in bocca dopo aver mangiato una mela acerba o aver bevuto un vino ricco di tannini. Si fa la stessa esperienza quando si assaggiano frutti della dieta degli scimpanzé come il Mimusops bagshawei o la diffusa Pseudospondias microcarpa. Gli scimpanzé possono mangiare più di 1 kg (2,2 libbre) di tali frutti durante un’ora o più di masticazione continua… noi non possiamo!
Il Mito del Giardino dell’Eden
È diffusa l’idea che gli esseri umani una volta vivevano con una dieta naturale di frutta e verdura e che siano in seguito stati danneggiati dalla scoperta del fuoco e, più tardi, dall’agricoltura e dalla civiltà. Il corpo umano si è dunque adattato ad una dieta a base di cibi cotti.
Ma la cosiddetta dieta di alimenti crudi è di fatto “cotta”, nel senso che è ottimizzata per fornire calorie a sufficienza in forma concentrata, cosa che altrimenti non sarebbe possibile.
Scrive il professor Wrangham:
“Ha senso che ci piacciano i cibi ammorbiditi dalla cottura, così come ci piacciono quelli sminuzzati da un frullatore, macinati in un mulino o pestati in un mortaio. Gli alimenti innaturalmente, atipicamente morbidi che compongono la dieta umana hanno dato alla nostra specie un margine energetico, risparmiandoci molto del duro lavoro di digestione. Il fuoco fa un lavoro che i nostri corpi avrebbero altrimenti dovuto fare da soli”.
Perché pensi che usare il frullatore sia così popolare nel mondo della ristorazione? Perché pensi che i frullati verdi siano diventati una mania? Perché il succo è così popolare tra i crudisti? Sono tutte tecniche per “cucinare” il cibo senza calore.
Credo che una dieta a base di cibo crudo possa funzionare quando usiamo queste tecniche.
Ma, a mio parere, sarebbe quasi impossibile vivere di cibi selvatici crudi. Persino la moderna alimentazione crudista sarebbe da considerarsi “innaturale”.
Pertanto, è importante non spendere troppo tempo a giudicare tali pratiche di salute come “naturale” o “innaturale”, perché di per sé questo non significa molto.
La cosa più importante è capire se una dieta o un’attività siano sani, indipendentemente dalla sua “naturalezza”.
Frederic Patenaude è attivamente presente nel movimento della salute naturale da più di 18 anni, e ha 23 anni di esperienza nel campo della nutrizione, della salute e dello sviluppo personale. E’ autore di diversi libri in lingua inglese e i suoi articoli vengono letti da decine di migliaia di persone ogni settimana. Scopri di più su Frederic
La dieta degli scimpanze include carne cruda
Ciao Gigi, sì ma solo in rare occasioni, non come abitudine quotidiana. i bonobo (i più simili all’uomo) ancora più raramente.
Aiutatemi a capire!
Io a causa di dolori (probabilmente comite o colon irritabile) ho iniziato a mangiare solo frutta seguendo i miei desideri.
Mi sento bene finché mangio solo frutta.
Ma a volte sento il bisogno di pasta, che puntualmente fa male.
Andrebbe bene solo frutta ma il problema è che sto dimagrendo,troppo e non ne avevo affatto bisogno, e sto perdendo massa muscolare.
Ciao Vanessa,
Prova anche le patate e i cereali senza glutine (o pasta di mais ad esempio) e i legumi (fanno anche la pasta di lenticchie e di piselli adesso). Se non sei abituata è difficile arrivare a coprire il fabbisogno calorico solo con la frutta e quindi perdi peso. Inoltre puoi consumare frutta essiccata o datteri che sono più densi di calorie.
Marco
Gli esseri umani si sono adattati a mangiare della frutta sempre più dolce e poi a coltivarla, dato che offre molte più calorie in meno tempo e con minori quantità.
Ovvio che quindi non siamo più adatti a mangiare la stessa dieta degli scimpanzè. Chi mai va a dire in giro che dovremmo seguire la stessa dieta degli scimpanzè? 🙂
Essere frugivori è una cosa, e lo siamo ancora (la struttura non è cambiata, l’evoluzione non è così rapida, guardiamoci le unghie e i denti), ma mangiare come una specie che non siamo è un’altra.
Non siamo scimpanzè e non viviamo nella giungla. Siamo molto più fortunati. Da millenni abbiamo imparato a coltivare la frutta. Approfittiamone 🙂
L’esempio con i grandi primati (specialmente gli oranghi) calza solo nel senso che tra tutti gli animali che abbiamo intorno, sarebbe il caso evitare di mangiare come leoni carnivori (come purtroppo fa la maggior parte della gente, con tutte le conseguenze del caso) e guardare di più cosa fanno quelli più simili a noi.
Non per COPIARLI, ma giusto per ricordare dal ramo evolutivo dal quale proveniamo.
Non quello dei carnivori leoni e neppure quello delle erbivore capre.
PS La maggior parte dei crudisti fruttariani che personalmente conosco, e ne conosco diversi, mangia la frutta così com’è per la maggior parte del tempo. Il frullato è come per gli altri una torta o uno sfizio, oppure viene comodo quando si ha fretta o si va fuori come ad altri viene comodo un burger già pronto o un panino.
Non è la base della dieta fruttariana però.
Viva la frutta fresca, dolce e coltivata con amore.
Viva anche i frutti selvatici delle nostre zone, per i fortunati che ogni tanto ne hanno accesso 🙂
(E comunque: l’importante è non mangiare cibi animali!)
Grazie Aida, sono ottime considerazioni.
Marco
Per quanto riguarda il “ramo evolutivo da cui veniamo” non ne sarei così sicuro… comunque siamo d’accordo che il cotto non ci permette di assumere enzimi e nutrienti fondamentali per il nostro benessere… non basta integrare… il nostro apparato riconosce solo fitocomplessi vivi! É qui che si gioca la partita
Infatti, confermo che da fruttariano il 99% di cibo che mangio non lo lavoro affatto, è già buono così com’è e non necessita di nessuna modifica.
Frullati ed estratti sono invece un ottimo inizio per tutti coloro che seguono diete diverse da quella fruttariana, meglio un estratto piuttosto che qualsiasi altra bevanda. E se per molti è un mezzo facile e piacevole per avvicinarsi ad un’alimentazione sana, ben venga.