Qualche giorno fa stavo gustando una deliziosa insalata, preparata con i seguenti ingredienti:
- lattuga romana croccante
- mais crudo, dolce e maturo
- pomodori maturi
- mango a pezzetti
- una piccola quantità di avocado
- erbette fresche appena raccolte
- succo di limone
Non riesco a esprimere quanto deliziosa fosse questa insalata…era davvero strepitosa! In parte, questo era dovuto al fatto che era preparata con ingredienti freschi e maturi.
Ma anche al modo in cui gli ingredienti erano combinati tra loro: la dolcezza del mango e del mais, il sapore dei pomodori, delle verdure e delle erbette, e la cremosità dell’avocado.
Ho parlato a un’ amica crudista di questa insalata, e la sua reazione è stata: “Sì, ma come la metti con le combinazioni alimentari? Dici sempre che grassi e zuccheri non dovrebbero essere mescolati assieme”.
Infatti… come la mettiamo con le combinazioni alimentari?
La dieta crudista è una dieta piuttosto restrittiva, per cominciare. Niente pane, niente carne, né uova o formaggi.
E, come se non bastasse, ci sono anche queste regole, secondo cui certi cibi non andrebbero combinati assieme e la cosa migliore sarebbe mangiare un solo tipo di cibo per volta.
Per un lungo periodo di tempo, mi sono attenuto a tutte queste regole. Ma ho anche compreso, nel tempo, che non tutte sono davvero utili.
Ad esempio, il libro originale La facile combinazione degli alimenti del dr. Shelton fornisce molte regole, senza però argomentarle.
Molte persone, inoltre, lo hanno male interpretato. Poiché Shelton ha affermato “mangia i meloni e le angurie da soli”, alcuni pensano di non dover mai mangiare tali frutti assieme ad altri (ad esempio le pesche), quando in realtà lo stesso Shelton affermò chiaramente che si poteva fare.
Essenzialmente, la sua regola era volta a evitare le comuni combinazioni abominevoli diffuse allora, come mangiare una bella fetta di anguria dopo un abbondante pasto a base di pasta e carne.
Nel mio libro Raw Secrets ho semplificato le combinazioni alimentari nella dieta crudista, riducendole a tre regole di base:
- Non combinare i grassi con gli zuccheri
- Non combinare gli acidi con gli amidi
- Non combinare diversi tipi di cibi grassi tra loro nello stesso pasto
Se possibile, ho intenzione di semplificare queste regole ancor di più, smontando completamente la teoria delle combinazioni alimentari!
Come ho riconsiderato le regole
Per molti anni ho seguito tutte queste regole ciecamente, senza mai metterle in discussione. Nel corso del tempo, però, ho cominciato a semplificarle, rendendomi conto che alcune di esse non sono veramente necessarie.
Sono giunto così a eliminare molte delle “regole” che una volta ritenevo fondamentali.
Nel corso degli anni, ho avuto modo di assistere ai pasti di altri crudisti che non conoscevano le combinazioni alimentari.
Semplicemente, essi mettevano assieme i cibi secondo il proprio gusto, senza prestare troppa attenzione alle combinazioni come facevo io.
Con mia grande sorpresa, scoprii così che potevo mangiare molte combinazioni di cibi che ritenevo “sbagliate”, senza alcuna conseguenza negativa.
La regola principale cui mi riferisco è quella di non mescolare assieme zuccheri e grassi.
Certe combinazioni si verificano in natura
L’idea alla base di molte regole di combinazione alimentare è quella di semplificare il processo digestivo. Naturalmente, un “sandwich” è una delle peggiori combinazioni in assoluto, perché combina assieme molte categorie di cibi, che per essere digerite bene necessitano di ambienti completamente diversi (acidi/non acidi) nello stomaco.
Nella dieta crudista, evitiamo spontaneamente la maggior parte di queste combinazioni, tranne una: quella tra grassi e zuccheri.
L’idea alla base della regola è che l’associazione di cibi grassi e di cibi zuccherini, ad esempio datteri e mandorle, favorisca la fermentazione degli zuccheri nello stomaco.
La ragione è semplice: le mandorle e gli altri cibi grassi hanno un tempo di digestione molto più lungo rispetto a quello degli zuccheri. Se li mangi assieme, gli zuccheri rimarranno molto più a lungo nello stomaco e nell’intestino, cominciando a fermentare.
Tuttavia, le tradizionali regole delle combinazioni alimentari ammettono alcune eccezioni. Ad esempio, puoi associare la frutta acida alle noci. Poiché le noci necessitano di un ambiente acido per essere digerite, la frutta acida non dovrebbe compromettere la situazione. Essa contiene, inoltre, meno zuccheri rispetto ad altri tipi di frutta.
Questa linea di ragionamento mi è sempre sembrata un po’ sospetta, tuttavia gli effetti di tale combinazione si sono rivelati generalmente positivi, limitando i grassi a piccolissime quantità.
Ma ecco una curiosa osservazione: molti cibi in natura contengono una combinazione di grassi e zuccheri in proporzioni significative!
Per esempio il durian, un frutto amato da molti crudisti, è ricco sia di zuccheri che di grassi (in media il 20%).
Perfino gli avocado e la frutta a guscio contengono una certa quantità di zuccheri e carboidrati.
E, sorprendentemente, tutta la frutta e la verdura contengono una certa quantità di acidi grassi.
Perciò, mi sembra un po’ strano bandire completamente la combinazione zuccheri-grassi, quando in natura è possibile gustare cibi come il durian, o altri frutti che contengono naturalmente questa combinazione “proibita”.
I crudisti assumono troppi grassi
Dopo averci pensato un bel po’, mi sono reso conto che la maggior parte dei crudisti che traggono beneficio da questa regola hanno qualcosa in comune: mangiano troppi grassi!
Concordo sul fatto che combinare un’enorme quantità di mandorle con un’intera confezione di datteri sia un mix terribile che provoca fermentazione e gonfiore.
Prova, invece, a mangiare solamente tre datteri e tre mandorle: probabilmente riuscirai a digerirli bene, senza incorrere in conseguenze spiacevoli.
Lo stesso vale per altri cibi grassi: se mangi un enorme guacamole, e poi fichi a volontà, andrai incontro a qualche disagio. Se, invece, tagli a pezzetti un terzo di avocado in un’insalata di lattuga e mango, moto probabilmente ti sentirai bene.
Quindi, la mia osservazione principale su questa regola riguarda le quantità.
Quando nella dieta i grassi sono presenti in PICCOLE quantità, non c’è ragione di temere di combinare assieme, ogni tanto, un po’ di frutta e di alimenti grassi.
La mia nuova “regola”, quindi, è: puoi usare un po’ di frutta in un’insalata che contenga qualche ingrediente grasso. Cerca di evitare la frutta più zuccherina come i datteri e le banane, preferendo frutta più succosa. Evita, inoltre, di usare grandi quantità di alimenti grassi.
Mangiare più frutta è meglio che mangiare più grassi
Un altro problema con le combinazioni alimentari sopra menzionate ha a che fare con le restrizioni che esse impongono alle persone.
Mettiamo, ad esempio, che mangi un’insalata contenente un po’ di avocado.
Secondo queste regole, per una digestione ottimale non dovresti mangiare più nulla per diverse ore, oppure continuare a mangiare cibi dello stesso tipo.
Perciò, se dopo un pasto simile non ti senti soddisfatto (e la maggior parte delle persone non lo è, dato che non mangia frutta a sufficienza durante il giorno e/o prima del pasto), non puoi fare altro che aspettare diverse ore o mangiare dell’altro avocado.
Ti consiglio piuttosto di mangiare più frutta, se hai fame, anche se la combinazione non è ottimale.
Mangiare un po’ di frutta dopo un’insalata con l’avocado è comunque MOLTO meglio che mangiare ancora avocado, aggiungendo altri grassi a quelli già consumati.
Lo spirito delle combinazioni alimentari
Continuo a credere nello spirito delle combinazioni alimentari, che consiste nel mantenere semplici i propri pasti, evitando lunghe liste di ingredienti.
Tuttavia, probabilmente non è necessario diventare troppo rigidi a riguardo: possiamo gustare alcune combinazioni semplici e a basso contenuto di grassi, che risultano deliziose e digeribili, anche se non rispettano le regole al 100%.
…Qual è la tua esperienza a riguardo? Puoi lasciare, se lo desideri, un commento all’articolo.
Frederic Patenaude è attivamente presente nel movimento della salute naturale da più di 18 anni, e ha 23 anni di esperienza nel campo della nutrizione, della salute e dello sviluppo personale. E’ autore di diversi libri in lingua inglese e i suoi articoli vengono letti da decine di migliaia di persone ogni settimana. Scopri di più su Frederic
Ciao caro Marco, innanzitutto complimenti a te e a Laura per il blog, pieno di informazioni utilissime per chi, come me, ha scoperto l’alimentazione crudista e ne è rimasta letteralmente folgorata! Ti chiedo un parere in merito ad una combinazione alimentare che probabilmente è errata. Ieri sera, a causa di un rientro molto tardivo dall’allenamento di running, per motivi di tempo non ho potuto consumare prima il frullato di banana+pera, aspettare venti o trenta minuti e poi consumare l’insalatona mista che mangio di solito alla sera, ma ho dovuto unire le due cose (sennò avrei finite di cenare a mezzanotte!!!), per cui ho mangiato in contemporanea il frullato e l’insalatona (l’unico grasso presente nell’insalata era mezzo avocado a pezzetti). Era la prima volta che facevo questa combinazione, e il mio corpo ha reagito in maniera strana: di note mi è sembrato di dormire bene, ma stamattina mi sono alzata stranamente stanca, quasi apatica, con una innaturale voglia di zuccheri, mentre di solito mi alzo piena di energia e lucidissima. In base alla tua esperienza, pensi che questa insolita spossatezza possa essere stata determinate dall’assunzione in contemporanea di frullato ed insalata? Forse gli zuccheri del frullato hanno “fatto a botte” con I grassi dell’avocado? Grazie mille per il tuo parere in merito! Ciao, cordiali saluti! Francesca
Ciao Marco, bell’articolo!
Ho iniziato da un po’ ad essere crudista, o meglio… mangiare i veri cibi di cui l’essere umano dovrebbe nutrirsi senza modificare nulla. La mia domanda potrebbe sembrare banale ma sono davvero curiosa: posso mangiare un kako e poi un’arancia? 😀
Ciao Simona,
personalmente preferirei mangiare prima l’arancia e poi il kako. Molti sconsigliano di combinare frutta dolce con frutta acida, ma se a te non crea disturbi digestivi non mi farei problemi.
Marco
Forse si riassume tutto in questa frase:Niente è veleno e tutto è veleno. la differenza sta nella dose. ( Paracelso )
Ciao Marco ma che test si possono fare per verificare la presenza di parassiti nel corpo?
Grazie..
Non sono molto convinta, credo invece che chi da sempre ha problemi di gonfiore e flatulenze come purtroppo capita a me debba essere più rigido nelle combinazioni, qualche volta si può fare qualche strappo, ma non dev’essere la regola, non hai però citato la peggior combinazione in assoluto:proteine e carboidrati come legumi e cereali. Per quanti riguarda meloni e angurie sono frutti a rapida fermentazione:io li consumo da soli e se non aspetto abbastanza a mangiare qualcos’ altro rischio di avere gonfiore e flatulenze come purtroppo mi capita spesso e da una vita ormai, ma da quando sto attenta alle combinazioni il problema si è un po alleviato , ma non sempre a volte il meteorismo non mi llascia pace, credo che forse dovrei digiunare di tanto in tanto ma non ne ho il coraggio, magari provo con qualche giorno a dieta monofrutto, ho notato che meno alimenti mescolo assieme e meglio sto.
Ciao Scorpio, può dipendere da molti altri fattori, ma è molto probabile che tu abbia parassitosi intestinale. Puoi fare dei test appositi oppure contattaci in privato.
Marco
Grazie mille Marco..come sempre !! Ma stavo pensando..come vedi l’aggiunta di verdura cotta (in piccole quantità) all’insalata giusto per insaporire?? Pensavo in questo periodo a zucchine e peperoni lessi mentre d’inverno a cavoli e carote..
Il problema a mio parere insorge se dopo un’insalata vuoi mangiare degli amidi come riso o patate..in questo caso dovendo seguire le combinazioni alimentari non potrei aggiungere pomodori all’insalata né succo di limone né zuccheri della frutta..e quindi?? Cosa consigli??
Grazie
Ciao Gennaro,
puoi preparare un insalata più semplice se intendi mangiare cibi cotti. Piccole quantità di succo di limone o pomodori o una salsa a base di frutta non creano problemi di combinazioni.
Altra soluzione è attendere una ventina di minuti oppure mangiare a strati:
Pomodori –> Foglie verdi –> cibo cotto
Marco
PS: La masticazione è fondamentale per una corretta digestione