A scopo preventivo non è necessario aspettare le nuove scoperte della ricerca scientifica sul cancro al seno.
La maggior parte di quello che puoi fare per prevenire la malattia inizia da casa. Prevenzione attiva significa una dieta sana, mantenere un peso nella norma e aggiungere polifenoli, come quelli che si trovano nel tè verde e nei frutti di bosco.
Per coloro che sono sopravvissute al cancro al seno, la prevenzione di recidiva richiede consapevolezza quotidiana per molti anni. Questa quieta battaglia continua dietro la campagna di sensibilizzazione dei grandi media ma può avere più impatto con la lotta di una singola donna per prevenire il cancro al seno, rispetto all’industria multimilionaria della ricerca.
Prosperare VS Sopravvivere
Fra le mie pazienti, alcune ottengono risultati straordinari e sono quelle con credenze positive che cambiano il loro punto di vista da vittima a collaboratrice pro-attiva e che lavorano quotidianamente per prevenire il cancro o la recidiva.
Roberta è sopravvissuta due volte al cancro al seno. La sua oncologa la avvertì di un’imminente terza recidiva che sarebbe stata letale. Fece la mastectomia totale ad entrambi i seni. Roberta fu determinata a sconfiggere il cancro, e così fece.
Innanzitutto, cambiò completamente la sua alimentazione, diventando vegetariana; beveva succhi freschi quotidianamente e camminava per cinque miglia ogni giorno. Quando venne da me, aveva appena finito cinque giorni di depurazione a base di succo di erba di grano.
Richiese un piano supplementare personalizzato per migliorare il suo sistema immunitario. Volle regolari trattamenti di agopuntura. Mi chiese di monitorare i suoi progressi con regolari analisi del sangue, più frequentemente di quanto il medico prescriverebbe. Roberta andò avanti fino a battere la pietra miliare dei cinque anni senza cancro; poi furono otto anni, poi dieci, e ora sono più di dodici anni senza cancro.
O Tutto o Niente?
Nella mammografia di routine, la radiologa di Paulina trovò un nodulo sospetto. La biopsia confermò un tumore al seno. La sua oncologa raccomandò una lumpectomia seguita da radioterapia e chemioterapia. Io fui d’accordo con il suo chirurgo che la scelta migliore era di asportarlo. Paulina lesse gli ultimi risultati degli studi su piccoli tumori al seno in stadio iniziale. Tornò da me armata di dati.
I resoconti più recenti riguardo a queste minime quantità di cellule anormali, chiamate cancro allo stadio 0, suggeriscono che le donne che non fanno nulla vivono tanto quanto quelle che si sottopongono al trattamento. Spesso, questi cambiamenti cellulari inconsistenti non avanzano mai fino al tumore aggressivo. Di fronte a questo dilemma, discussi il rischio del fare troppo contro i rischi associati al non fare niente. Dalla mia esperienza clinica, il sovra-trattamento non era legittimato, ma il non fare nulla non era un’opzione.
Consigliai a Paulina che doveva assumere gli integratori esattamente come prescritto, fare analisi del sangue inclusi i marker tumorali ogni sei mesi, e una risonanza magnetica al seno una volta l’anno. Dopo tre anni di terapie naturali, Paulina si sentì alla grande. I marker tumorali erano nella norma. Il nodulo al seno divenne quasi irrintracciabile. Sono ormai passati cinque anni, e la risonanza magnetica recente è stata negativa per cambiamenti tumorali. I marker tumorali sono ancora nella norma.
Maryanne ha avuto un simile caso, ma la biopsia era negativa. Nonostante regolari esami al seno e annuale mammografia che in precedenza ha scoperto cambiamenti fibrocistici – non tumori – il suo ginecologo la chiamò per un consulto con un chirurgo che raccomandava una mastectomia totale il prima possibile. Questa profilassi, l’approccio chirurgico del “nel caso in cui”, divenne popolare con le star di Holliwood. Ma, era appropriato per Maryanne?
Arrivò nel mio studio che era in panico. Prescrissi test di laboratorio inclusi i marker tumorali e una risonanza magnetica al seno. Raccomandai un programma di integratori nutrizionali personalizzato, inclusi i polifenoli. Tutti i test confermarono che Maryanne non aveva il cancro. Annullò l’intervento chirurgico. Dopo cinque anni, Maryanne è rimasta senza cancro.
5 Integratori Che Aiutano a Ridurre il Rischio di Cancro Al Seno
Lignani nei semi di Lino:
I lignani sono un gruppo di composti naturali che si trovano nelle piante legnose tipo il lino, il sesamo e la crusca di segale. I semi di lino sono particolarmente ricchi di legnani. Gli studi dimostrano che nell’olio di semi di lino, specialmente i lignani secoisolariciresinol diglucoside (SDG) rendono il farmaco anti-cancro tamoxifene più efficace.
I lignani combattono il cancro al seno alterando il metabolismo degli estrogeni, convertendo le forme attive che guidano la crescita del tumore in forme meno attive. Gli SDG potrebbero persino rallentare la crescita di cellule cancerogene.
Tè Verde:
I polifenoli che si trovano nel tè verde sono ricchi di antiossidanti con potenti proprietà di guarigione. I polifenoli del tè proteggono dallo sviluppo del tumore e inibiscono la proliferazione una volta apparso il cancro. Ad ogni modo, solo bere tè verde non è abbastanza per prevenire il cancro al seno.
Gli scienziati hanno identificato il composto chimico anti-cancerogeno nel tè verde come Epigallocatechin gallate (EGCG), che regola la funzione del recettore degli estrogeni per inibire la crescita di cellule tumorali. L’angiogenesi, lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, è necessaria per la crescita del tumore e la metastasi (sviluppo di crescite maligne secondarie). Il fattore di crescita endoteliale (VEGF) è il fattore angiogenico più potente. I ricercatori hanno scoperto che il composto EGCG sopprime la crescita del tumore inibendo questo fattore di crescita.
In termini più semplici, se nuovi vasi sanguigni sono scoraggiati a svilupparsi, allora i tumori sono inibiti dal crescere e diffondersi.
Vitamina K2:
i ricercatori hanno scoperto che il metaquinone-4, la forma più comune di vitamina K2, riduce la proliferazione del cancro al seno. Il metaquinone-7 (MK-7) è il tipo da usare perché il fegato lo metabolizza più lentamente, fornendo più vitamina K al corpo. Assumere integratori di MK-7 alza i livelli di vitamina K come misurato in un test del sangue. Un altro tipo di vitamina K, il metaquinone-4, migliora la salute delle ossa, previene l’osteoporosi e ha anche un impatto positivo sull’esito del cancro al seno.
Finchè non sapremo di più, la migliore abitudine è assumere una combinazione di metaquinone-4 e -7.
Iodio:
Quando si tratta di nutrizione ottimale e prevenzione del cancro, lo iodio è il nutriente più incompreso. Per un seno sano, le donne hanno bisogno di sufficienti quantità di iodio. Il seno femminile e la ghiandola tiroidea sono tessuti altamente sensibili agli ormoni, entrambi cambiano drasticamente quando i livelli ormonali oscillano.
L’iperplasia del tessuto mammario, il tipo di crescita anormale che spesso porta al cancro, è più attivo nelle donne con carenza di iodio e regredisce quando lo assumono. Le donne con tumore al seno hanno livelli più bassi di iodio nel tessuto mammario. La ricerca suggerisce fermamente che sconfiggere il cancro al seno comporta la normalizzazione dei livelli ormonali tiroidei e l’assunzione di iodio. Assicurati di fare analisi specifiche per sapere il tuo livello attuale di iodio nel sangue.
Vitamina D3:
Parecchi studi scientifici mostrano che integrare la vitamina D3 riduce il rischio di cancro al seno. Sembra che la vitamina D3 aiuti a regolare estrogeno e il progesterone, gli ormoni associati con lo sviluppo del cancro al seno nelle donne. In un recente studio europeo, l’integrazione con vitamina D e calcio è stata collegata ad un minore rischio di tumore al seno.
Organizzarsi In Anticipo
Se ti viene diagnosticato un cancro al seno, sviluppa un piano di combattimento. Abbi in mente una strategia a medio termine e un piano a lungo termine per la trasformazione della malattia. Migliora il risultato assumendo integratori che interferiscono con la crescita e la diffusione del tumore.
Ricorda, anche se un tumore è la parte più attiva del cancro, non è l’intero processo canceroso. Dal mio punto di vista clinico, non basta attaccare il tumore. Una strategia onnicomprensiva e con integratori alimentari, si è dimostrata la migliore per i miei pazienti.
Prendi il controllo della tua salute. Informati. Fai tutto il possibile per prevenire il cancro al seno, inclusa l’assunzione di questi cinque integratori. In ogni caso, ricorda di non prendere dosi enormi. “Di più” non significa necessariamente che è meglio. In quantità estremamente elevate, specialmente nelle persone sensibili, anche i nutrienti benefici possono essere tossici.
Il Dr. J. E. Williams è un medico statunitense di medicina integrata che cura e rivitalizza pazienti anche a livelli di malattia avanzati. La sua missione è supportare la “medicina alternativa” con le ultime ricerche scientifiche. Oltre che medico, è autore di sei libri e di più di 200 articoli e insegnante universitario. Il dr. Williams è anche un etnografo e un naturalista. Nel 2010 ha fondato Ayniglobal, un’organizzazione non-profit dedicata alla protezione della cultura, dell’ambiente e dei diritti intellettuali degli indigeni.