Finalmente dopo 7 anni di procrastinazione ho avuto l’opportunità di tornare in India. Avendo già fatto esperienza lì, ho deciso questa volta di fare un viaggio più stanziale, con pochi spostamenti stressanti e con uno “scopo”.

Ho trascorso 10 giorni a Tiruvannamalai, ai piedi di Arunachala, la montagna sacra che ha ospitato per decenni nelle sue grotte il famoso saggio Ramana Maharshi. Un luogo incredibile dove ogni giorno si respira pura devozione e abbandono al silenzio e alla vacuità dell’essere.

Al momento mi trovo ad Arambol (Goa), l’esatto opposto di Tiru, un luogo altrettanto incredibile che un mio amico ha definito “spiritual disneyland” :-).

Goa in generale è stata la meta di molti hippy negli anni ’70 che partivano dall’Europa in autostop (o furgoncino VW) alla ricerca di pace e “illuminazione spirituale” finendo invece spesso con tanta LSD o a fumare oppio.

Tuttora racchiude un fantastico mix di persone, tra cui indiani benestanti in vacanza, russi palestrati con le loro bellissime ragazze e gli ultimi hippy, tra stagionali, residenti e tanti, tanti giovani, tra cui yogi e ricercatori spirituali.

Vegetariani in India

L’India è da sempre uno dei paesi col più alto numero di vegetariani al mondo, per via della religione induista. Nell’induismo la carne non è permessa e il suo consumo è considerato un impedimento nell’ascesi spirituale.

In molti stati del sud dell’India come il Tamil Nadu, la mattanza di bovini è illegale e alcuni animali (come la mucca, appunto) sono considerati sacri e sono trattati molto bene.

Questo lo rende ai miei occhi un paese molto interessante, anche se ovviamente ha tutte le sue contraddizioni e assurdità che si possono trovare in un paese con 1,3 miliardi di persone, molte delle quali religiose.

Come Rimanere Sani e Vegan in India

Partiamo dal principio. Credo che sia inutile fare dei vaccini preventivi se non abbiamo intenzione di visitare aree rurali molto disagiate. Se siamo molto distratti e non curiamo l’alimentazione è forse bene fare l’epatite, ma in tutti gli altri casi non lo vedo affatto necessario. Nei periodi dei monsoni può esserci il rischio di malaria, dunque sconsiglio di visitarla.

Acqua

La fornitura idrica in India non è il massimo, anche se in costante miglioramento. La maggior parte dell’India riceve acqua che non è considerata potabile secondo gli standard occidentali e quindi è altamente sconsigliabile bere l’acqua del rubinetto o usarla anche solo per lavarsi i denti.

Gli indiani la bevono senza problemi, ma hanno sviluppato una sorta di immunità genetica.

Portarsi quindi una borraccia da riempire ogni volta che troviamo distributori, oppure acquistarla in bottiglia, magari in contenitori da 5 litri aumentando comunque la produzione di plastica che è un problema da non sottovalutare.

Una soluzione geniale è andare alla prima bancarella che vende noci di cocco verde e farsi riempire la borraccia con l’acqua di cocco, che è molto meglio dell’acqua in bottiglia e ti aiuta a mantenere l’idratazione nel corpo grazie ai sali minerali e gli elettroliti che contiene.

Se sei in un hotel di una certa categoria, solitamente hanno un sistema di filtraggio dell’acqua e quindi è molto più sicura.

In questi casi per bere e per lavarsi i denti è anche possibile usare l’acqua del rubinetto, ma aggiungerei sempre qualche goccia di argento colloidale ionico o estratto di semi di pompelmo, per disinfettarla.

Evitare il ghiaccio nei ristoranti e soprattutto per strada.

Frutta

La frutta in India è saporita, economica e ce n’è tanta! Ormai tutto l’anno si trova quasi tutto, ma la frutta di stagione è la migliore e costa molto meno:

  • Papaya: varietà red lady, molto dolce, presente tutto l’anno.
  • Banane: presenti almeno 4-5 tipi, compresa la banana rossa e le mignon.
  • Meloni: cocomeri inclusi, vari tipi, succosi e dolci, presenti tutto l’anno
  • Mango: 2 tipi al momento, ma non in stagione quindi cari.
  • Arance: Adesso in stagione. Non paragonabili a quelle italiane, ma comunque buone
  • Ananas: 2 varietà, entrambe succosissime e dolcissime
  • Avocado: 2-3 tipi, facilmente reperibile ed economico.
  • Inoltre si trovano facilmente se in stagione: cerimoia, jack fruit, dragon fruit, guanabano, melograni, fichi, fragole, uva, sapote e altre rarità presenti solo qui.

La frutta è sicura. Anzi probabilmente è uno dei cibi più sicuri che puoi mangiare in India. L’unica raccomandazione è consumare la frutta da sbucciare ed evitare quella già sbucciata che vendono nelle bancarelle.

Verdura

Fare molta attenzione alla verdura cruda perché può essere facilmente contaminata e anche se riuscissi a lavarla con acqua pura, non la considero sicura al 100%.

Nei ristoranti di una certa categoria, solitamente ci fanno attenzione per via dei turisti, ma per non rischiare ne farei una regola e nel tuo viaggio in India eviterei cibi crudi che non possono essere sbucciati.

Nessun problema per i cibi cotti, anche se vale sempre la regola del buon senso e soprattutto accertarsi di come sia stata cucinata. Prediligere cibi leggeri e non fritti è sempre consigliabile.

Ristoranti a Goa

L’India ha una delle cucine più ricche del mondo e ovunque ad ogni ora del giorno puoi trovare da mangiare.

Anche se è molto facile mangiare vegetariano, non è facile se vuoi mantenere un’alimentazione vegan a basso contenuto di grassi. Molto piatti sono preparati col ghee, che è un burro chiarificato, estremamente diffuso in India.

Anche se la tentazione può essere alta, consiglio di evitare i ristoranti classici per turisti sulla spiaggia. La qualità è raramente buona e il rischio di passare la notte a vomitare è molto alto. (Mi è già successo 3 notti fa). Se proprio non puoi resistere consiglio un frullato (senza ghiaccio) e al massimo del riso e una zuppa semplice.

A Goa o in altri posti turistici puoi trovare comunque una vasta gamma di ristoranti vegan, biologici (anche se è difficile accertarsene) e anche crudisti, per via della grande varietà di persone attente al benessere e alla salute.

Frullatone energetico, zuppa zenzero e coriandolo, riso integrale e purè di zucca al cocco.

Ecco una breve selezione dei miei ristornati preferiti ad Arambol:

Bodhi Green

Per ora il mio preferito. Tanta scelta, tutto vegan, con molte opzioni salutari e insalatone sicure e ricche.

Organic Vibe

Non totalmente vegan, ma qualità alta e tanta scelta. Bell’ambiente, spesso la sera c’è dell’ottima musica dal vivo.

Maya’s Organic Garden

Un piccolo ristorantino, con varie opzioni raw e vegan di buona qualità. L’unico difetto è il servizio che è estremamente lento.

Conclusione

Riepilogando ecco qualche accorgimento per mangiare sano e vegan in India:

  • evitare l’acqua del rubinetto se non siamo sicuri sia filtrata, abbondare con l’acqua di cocco.
  • Per evitare problemi aggiungere argento colloidale o estratto di semi di pompelmo, anche nell’acqua per lavarsi i denti.
  • Usare i fermentati thailandesi. Presto ci sarà un webinar a riguardo.
  • Mangiare tanta frutta, ma non quella già sbucciata per strada
  • Evitare la verdura cruda
  • Lavarsi sempre le mani e usare un disinfettante
  • Godersi il viaggio e non farsi troppe paranoie. Se arriva diarrea o vomito, solitamente passa nel giro di 24 ore digiunando. L’India è davvero incredibile!

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